Università di Urbino, piano da 30 milioni. Nuovi campus, ristrutturazione collegi e città dello sport

Il rettore Vilberto Stocchi, il presidente della Regione Luca Ceriscioli e il sindaco Maurizio Gambini

URBINO – L’Università di Urbino sarà ‘tirata a lucido’. Parola del rettore Vilberto Stocchi, che nel pomeriggio di martedì ha presentato nell’aula magna di palazzo Battiferri, assieme al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e al sindaco di Urbino Maurizio Gambini, tutti i dettagli di un piano di sviluppo da oltre 30 milioni di euro, che saranno distribuiti su sette progetti. Gli investimenti più corposi a cui contribuiranno anche Comune e Regione valorizzeranno l’area scientifica al Mattei, la riqualificazione dei collegi universitari, il nuovo polo didattico nell’area del Petriccio e la riqualificazione del complesso di San Girolamo. “Rendere il nostro Ateneo più moderno e più competitivo andrà anche a beneficio del territorio. Sono trascorsi vent’anni da quando la nostra città è diventata patrimonio Unesco. Ora serve impegnarsi affinché Urbino si distingua per l’eccellenza in campo universitario”, ha detto Stocchi.

Gli investimenti: San Girolamo e campus Mattei

A rendere possibile i programmi che si concentreranno nei prossimi quattro anni, è lo stato di buona salute del bilancio dell’Ateneo: “L’indicatore di indebitamento nel 2017 è sceso allo 0,82%, mentre è stato chiuso il mutuo di dieci milioni aperto con Banca Marche. Significa che non abbiamo alcun debito”. La situazione di stabilità ha quindi reso possibile fare investimenti sul futuro, che si sono concretizzati in un primo gruzzolo da due milioni di euro già investito nel complesso di San Girolamo. Il progetto ha portato al recupero del piano terra e del piano rialzato. Stanziati altri 900 mila euro per gli arredi, che saranno resi innovativi e funzionali. L’area rimodernata raccoglierà gran parte delle biblioteche umanistiche della città, per un totale di 450mila volumi. Già pronto anche il progetto esecutivo per il recupero dei due piani sottostanti, per quattro milioni e 135 mila euro. “Per la spesa ho chiesto anche l’impegno della Regione, che nel 2019 darà la risposta” ha sottolineato il rettore.

Un altro aspetto riguarda i laboratori dell’area scientifica, che ora sono frammentati in diversi punti della città e che, nelle ambizioni dell’Università, saranno riuniti nell’area del campus Mattei. Proprietà dell’Ateneo e realizzato dall’Eni negli anni Settanta, il campus sarà ricostruito secondo criteri di efficientamento energetico. Nell’intervento sono stati investiti i 5,5 milioni di euro elargiti dalla Regione all’Ateneo di Urbino, adesso in contatto con il Politecnico di Milano per la ristrutturazione, che dovrà rispettare i tempi richiesti dalla Regione. La riqualifica prevede l’investimento di altri 8 milioni e mezzo di euro. “Il nuovo campus si tradurrà nella possibilità di portare le attività didattiche in centro e di rendere il cuore della città più vivace” ha detto Stocchi.

Scienze motorie e la “Cittadella dello Sport”

Novità importanti coinvolgeranno anche l’area del Petriccio, attuale sede di Scienze motorie. “Si tratta di una zona strategica, che per il 65% appartiene all’Università, per il 18% al Comune e per la restante parte all’Asur (azienda sanitaria unica regionale) – ha aggiunto il rettore – vogliamo investire sette milioni e 300 mila euro per costruirci un nuovo polo didattico che ospiterà aule che risponderanno non solo ai bisogni di Scienze motorie ma anche di altre facoltà. Demoliremo la struttura attuale, ormai vecchia, per sostituirla con una residenziale di 450 posti”.

“Abbiamo acquistato dalla Diocesi per 765mila euro la zona ‘Buca1’, un’area di 7.631 metri quadrati che saranno destinati alla costruzione di strutture sportive della nuova facoltà di Scienze motorie. Stiamo pensando a strutture in legno o in acciaio che potranno essere realizzate più velocemente, entro un anno – ha spiegato Stocchi. – Quel luogo si trasformerà in una vera cittadella dello sport. Ci è poi stata donata dalla stessa Diocesi l’area adiacente di poco meno di 23.000 metri quadrati, che comprende anche la zona ‘Buca2’, destinata ai parcheggi”.

LA STORIA: “La Buca” nel cuore. Una canzone per dire addio allo storico campo da calcio 

I Collegi

Si attende nel frattempo la risposta del Miur per sapere quanti fondi saranno stanziati per la ristrutturazione dei collegi universitari. “Abbiamo avanzato la richiesta di sette milioni in base alla legge 338 sul diritto allo studio. Non contiamo di ottenere quella somma, ma speriamo di avvicinarci a una cifra che vada dai tre ai quattro milioni per l’adeguamento dei locali – precisa il rettore.- Insieme all’Erdis, l’ente che si occupa del diritto allo studio, abbiamo attraversato un momento difficile, in cui ci siamo trovati davanti a strutture non a norma che rischiavano di mettere in difficoltà gli studenti. Così era stato lanciato un piano di interventi per 330mila euro. Il lavoro sta continuando, ora speriamo nei finanziamenti del Miur”.

Alcuni ritocchi stimati intorno a 310mila euro riguarderanno anche Palazzo Bonaventura, che sarà trasformato nell’edificio del Rettorato. L’opera prevede la riqualificazione delle segreterie e dell’aula magna. Sulla lista dei desideri, si contano poi diversi interventi a Palazzo Battiferri, tra cui la rimozione di un muro che stona con l’armonia della struttura e della città. Per non intralciare l’attività didattica, i lavori in via Saffi inizieranno soltanto nel giugno del 2019 e il costo si aggira sui 579mila euro.

Investimenti che cambieranno, in qualche modo, anche il volto della città:“Il piano di sviluppo che riguarda l’Università è corposo. Il rettore sa quello che vuole. Ed è fondamentale, perché non è sufficiente avere le risorse per concretizzare i progetti” ha detto il sindaco di Urbino Maurizio Gambini. La parola è poi passata a Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche: “Crediamo nel valore delle università della nostra Regione, c’è bisogno di ricerca e di innovazione, di favorire l’arrivo di studenti che provengano da altre zone di Italia, per dare maggior importanza al valore dell’incontro”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra e di terze parti maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi