di GIACOMO PULETTI
URBINO – Ristoratori, albergatori e anche semplici cittadini erano chiamati a “lezione” di turismo, nella Sala degli Incisori del Collegio Raffaello per migliorare la strategia di Urbino. A fare gli onori di casa l’assessore e vicesindaco Roberto Cioppi, che ha lanciato subito un monito e un invito a fare di più: “Non si può dire che la città è deserta!” ha detto aprendo i lavori del primo dei quattro incontri sulla “accoglienza diffusa”. Il vicesindaco ha invitato la cittadinanza a “fare squadra” e “smetterla con le lamentele”, per vivere al meglio le manifestazioni in programma quest’anno e nel 2020 per i 500 anni dalla morte di Raffaello.
Manifestazioni che rientrano nella collaborazione tra Comune di Urbino e Confcommercio Pesaro Urbino/Marche Nord per la promozione del turismo, sottoscritta nel giugno 2018 e che ha durata di un anno. “Realizzeremo un libro sui paesaggi di Raffaello – ha annunciato il direttore di Confcommercio Pesaro Urbino/Marche Nord Amerigo Varotti – oltre al progetto Itinerari di bellezza, volume di 100 pagine che descrive le meraviglie turistiche di Urbino, Pesaro, Gradara, Mondavio, Colli al Metauro, Fossombrone, Pergola e Sant’Angelo in Vado”.
La serie di eventi rivolta agli operatori turistici è organizzata dall’assessorato al Turismo in collaborazione con Confcommercio Pesaro Urbino/Marche Nord per rendere consapevoli le attività commerciali e la cittadinanza intera dell’importanza dell’attività di promozione del turismo in città.
“Il 10% del prodotto interno lordo regionale è costituito dalla spesa in ambito turistico – ha spiegato Cioppi – e per questo dobbiamo investire sempre di più nell’accoglienza dei visitatori. Tra pochi giorni apriremo un nuovo sito web in italiano e in inglese dedicato al turismo e abbiamo avviato una nuova strategia di accoglienza basata sul patrimonio artistico-culturale di Urbino, sul benessere e sull’enogastronomia”.
La volontà è quella di fare di Urbino il capoluogo di un territorio ricco di bellezza. “Basta con il dualismo costa/entroterra – ha detto Varotti al Ducato – tutti dobbiamo fare di più per promuovere
il turismo nelle Marche e a Urbino. Nella nostra regione soltanto il 17% delle presenze è rappresentato da visitatori stranieri, contro il 51% della media nazionale, e questo non è accettabile. Noi stiamo investendo molto in comunicazione, soprattutto sui social – ha concluso – e da qualche mese anche il comune di Urbino si è reso conto dell’importanza di questi mezzi. I visitatori devono essere supportati e non sopportati.”
La mescolanza tra emotività e razionalità è fondamentale nell’accogliere i visitatori: “Se vogliamo attirare turismo di qualità occorre dotarsi di una certa preparazione razionale, che passa attraverso linguaggi, parola scritta e immagini – ha detto Maria Gabriella Acerbi, consulente ed esperta di formazione – Per attirare visitatori servono perfezione, qualità, attenzione, empatia ed eminenza, intesa come qualità della persona che acquista credibilità e rispetto.
Nei prossimi incontri, in programma il 19, 25 e 26 febbraio, si parlerà di marketing della comunicazione, bellezza paesaggistiche di Urbino e strumenti necessari agli esercizi commerciali per un’accoglienza turistica degna della città di Raffaello.