di LINDA CAGLIONI
URBINO – I dati ufficiali forniti da Marche Multiservizi sulla raccolta differenziata a Urbino registrano oltre l’8% di aumento in un solo anno: si è passati dal 57,1% del 2017 al 65,7% del 2018 . Un miglioramento netto, frutto di diverse misure adottate dal Comune per aumentare la percentuale di differenziata : “Tre anni fa eravamo al 48%, sei mesi fa al 62% e oggi siamo al 65% – spiega il primo cittadino Maurizio Gambini – non è stato un risultato così semplice da raggiungere. Ora ci stiamo impegnando a riqualificare una sessantina di isole ecologiche e abbiamo inviato un’informativa a tutti i cittadini che non hanno ancora recuperato il bidoncino, per sollecitarli ad adeguarsi al nuovo sistema di raccolta, che copre ora tutta l’utenza di Urbino”.
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Lo scarto di otto punti percentuali dalla media provinciale con cui Urbino aveva chiuso il 2017 e che le era costata l’esclusione dalla classifica dei “Comuni ricicloni” è stato dunque superato. Lo conferma anche Giovanna Fraternale, responsabile Relazioni esterne per Marche Multiservizi, che spiega: “Con il completamento del servizio domiciliare dell’indifferenziato i vantaggi sono stati visibili nell’arco di un solo anno. Il miglioramento è stato possibile anche grazie al centro di raccolta differenziata di via Molino del Sole, che dallo scorso anno ha introdotto uno sconto sulla bolletta di igiene ambientale di 0,03 euro per ogni chilo consegnato di carta, vetro, lattine e plastica”.
Ma la strada per fare una differenziata davvero efficiente, secondo Alessandro Bolognini, presidente del circolo Legambiente “Le Cesane” di Urbino, è ancora lunga. “Non è abbastanza incrementare solo la percentuale della differenziata, ma deve aumentare anche la qualità del rifiuto. Sono circa due anni che non c’è un confronto con l’Amministrazione. Nei cassonetti si trova di tutto, materiali che non sono separati bene. Mancano controlli per spingere la gente a fare una raccolta più puntuale”.
