di MARIA PIA PETRAROLI
URBINO – Un bar, una birra, degli amici. E una lettura di poesie da ascoltare e commentare insieme. Ecco cosa sarà la “Palestra di Poesia”, un progetto realizzato dall’università di Urbino assieme al Centro teatrale universitario Cesare Questa. L’idea è quella di avvicinare le persone ai versi in modo non accademico e non convenzionale: “Leggiamo e parliamo di poesie e intanto ci facciamo una birretta” – spiega una delle curatrici dell’evento, Alessandra Calanchi, professoressa di lingue e letterature anglo-americane – “speriamo di avere un bel gruppo, un bel pubblico, sia di giovani sia di meno giovani”.
“Vogliamo usare la poesia come una sorta di arte marziale, però dell’intelletto, contro il linguaggio dell’odio, contro il bullismo e contro l’ignoranza in un modo anticonformista”, dice la Calanchi.
Nel primo dei tre appuntamenti previsti, venerdì alle 19:00 al Caffè del Sole, i ragazzi del Ctu leggeranno e reciteranno alcune poesie, scelte dal comitato scientifico tra opere di autori viventi, lasciando poi la parola al pubblico per i commenti e la discussione successiva. “La prima serata è stata chiamata “The living poets society” – racconta la Calanchi – “abbiamo pensato a questo titolo facendo la parodia della dead poets society del film L’attimo fuggente“.
Con la professoressa Calanchi si occupano dell’evento anche Salvatore Ritrovato, professore di letteratura italiana, Gianni Darconza, professore di letteratura spagnola e letterature comparate, Alberto Fraccacreta, direttore della rivista La Resistenza della Poesia e Michele Pagliaroni, direttore del Ctu Cesare Questa.
“Abbiamo scelto il Caffè del Sole perché è un locale molto sensibile ai giovani e alla cultura” – ha concluso Alessandra Calanchi – “abbiamo trovato subito un’adesione molto calorosa”.
