Famiglie, scolaresche e urbinati sul tetto di Urbino: buona affluenza per l’apertura straordinaria dei Torricini – FOTO

Panorama dai Torricini del Palazzo Ducale
di Federico Sozio

URBINO – Affluenza di pubblico in crescita è stata registrata per l’apertura straordinaria dei Torricini del Palazzo Ducale in occasione della Giornata nazionale del paesaggio, organizzata dal ministero dei Beni culturali.

Il pubblico ha avuto la possibilità di affacciarsi dai balconi di uno dei simboli di Urbino. Già dall’apertura famiglie, scolaresche e cittadini urbinati sono saliti in cima al Torricino godendo di una vista straordinaria da uno dei capolavori dell’arte rinascimentale.

“Ci riteniamo soddisfatti di poter registrare un’affluenza di pubblico maggiore rispetto alle visite dei giorni scorsi al Palazzo Ducale, prenotati e non – fanno sapere dall’ufficio comunicazione di Palazzo Ducale – un numero elevato di visitatori. Soprattutto le scuole hanno risposto positivamente, un’alta affluenza perché stiamo entrando nel periodo delle visite scolastiche. Si segue un trend positivo legato al periodo scolastico”.

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I Torricini del Palazzo Ducale sono uno dei più interessanti esempi architettonici ed artistici dell’intero Rinascimento italiano. Le due torri affiancano la facciata alta e stretta del Palazzo Ducale, il progetto più ambizioso del duca Federico da Montefeltro, realizzato nella seconda metà del XV secolo.

Sono tre gli architetti che ebbero il merito di rendere l’edificio uno dei palazzi più eccelsi dell’epoca rinascimentale: il fiorentino Maso di Bartolomeo, il dalmata Luciano Laurana e il senese Francesco di Giorgio Martini. In particolare fu Martini ad occuparsi dell’ultimazione delle parti incomplete del palazzo.

Insomma una bellezza eccezionale, un “palazzo in forma di città” – riportando le parole del letterato e umanista Baldassarre Castiglione – in grado di accogliere centinaia di visitatori da tutto il mondo.

Il Palazzo Ducale ospita la Galleria Nazionale delle Marche che occupa tutte le sale finora recuperate al primo e secondo piano.

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