Notre Dame, Sgarbi: “Nessuna catastrofe. Per Macron auspicio di vittoria, arriveranno tanti soldi”

Vittorio Sgarbi alla trasmissione Quarta Repubblica
di FEDERICO SOZIO

URBINO – La tragedia dell’incendio della cattedrale di Notre-Dame non è affatto una catastrofe, secondo Vittorio Sgarbi, anzi, per il presidente francese Emmanuel Macron, si tratta di un’opportunità.  Lo ha spiegato il critico d’arte e assessore alla Cultura di Urbino al Ducato: “Il mio parere è molto chiaro. Non è una data che rimarrà nella storia come una catastrofe perché non c’è un morto, non c’è un’azione di terrorismo, non c’è una violenza. Come ha confermato Macron, c’è stato un intervento molto efficace dei vigili del fuoco che hanno salvato la struttura della chiesa e potrà essere ricostruita come nei secoli scorsi. È un edificio non originale, ricostruito dopo l’abbattimento durante la rivoluzione francese, quindi un falso storico anche se molto suggestivo.”

Nella settimana di Pasqua il critico d’arte fa un paragone tra la morte e la resurrezione: “Per Macron è un auspicio di vittoria perché dopo la morte c’è la resurrezione, l’edificio risorgerà grazie ai danari. Quando ho visto che l’incendio era stato spento ho capito che non c’era ragione di piangere e inventare stupidaggini come la fine dell’Occidente o del Cristianesimo. È un segnale positivo, anche se drammatico, non c’è una tragedia come l’11 settembre. I finanziatori hanno già raccolto 300 milioni di euro, sono più che sufficienti per restaurare la chiesa.”

All’interno della chiesa sono presenti opere di Guido Reni, Ludovico Carracci e altri artisti francesi, che nei prossimi giorni saranno prelevate e portate al Louvre per i restauri: “Non so le condizioni attuali delle opere ma se fossero danneggiate sarebbe un danno grave”.

Per Sgarbi un episodio come questo viene troppo enfatizzato dai media: “Il mondo ha vissuto un dramma ma il danno è riparabile, le persone hanno assunto l’aria di un lutto universale ma qui non ci sono morti o violenze e occorre prendere la situazione dal punto di vista di una tragedia superabile. La catastrofe di Palmira al contrario è una catastrofe vera, molto più grave, sia per l’importanza del tempio di Bel e sia per l’azione criminale che c’è dietro, un lutto vero per l’umanità. Il recupero di Notre-Dame al contrario è possibile, siamo su un livello meno terribile”.

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