di FILIPPO CAMPO ANTICO e MARCO FERRARI
URBINO – Il giardino dedicato ai donatori di organi fuori dall’Ospedale di Urbino torna florido con il progetto di riqualificazione dell’Aido (Associazione italiana per la donazione di organi) , “dove un tempo veniva piantato un fiore per ogni espianto di organo, ma del quale ultimamente nessuno si è più preso cura”, come ha detto Giovanni Zanni, presidente locale dell’associazione. Verrà avviata una raccolta fondi per completare il progetto che prevede anche una scultura dell’artista Ermes Ottaviani. Le coordinate per contribuire verranno comunicate dall’Associazione a breve.
L’erba è alta e le siepi laterali sono state lasciate crescere disordinatamente. Il giardino è oramai un “deposito” dei materiali che gli operai stanno utilizzando per realizzare il Progetto Marte per ridurre i consumi energetici del nosocomio finanziato dall’Unione Europea. Una condizione momentanea, visto che la fine dei lavori indica “31 ottobre 2019”. Ma l’Aido Urbino vuole dare nuova vita a questo rettangolo di verde e farlo tornare rigoglioso come un tempo.
Per realizzare il progetto servono 5.000 euro. La Bcc (Banca di credito cooperativo di Urbino) ha già contribuito con 1000 euro. “Con un appello accorato ci rivolgiamo agli urbinati: confidiamo nella loro generosità e sensibilità. Con quest’opera vogliamo sottolineare l’attenzione che c’è nel nostro
territorio verso il tema delle donazioni e ricordare le famiglie di chi ha permesso di dare speranza a persone in grave difficoltà”, aggiunge il presidente.
Oltre alla scultura realizzata gratuitamente dall’artista urbinate Ottaviani, l’opera prevede anche l’aggiunta di panchine in cui i cittadini e i pazienti
possono riposare. L’architetto Lucia Falcioni ha contribuito con lo studio del progetto; Opera onlus cooperativa si è presa l’impegno della manutenzione del verde nei prossimi cinque anni; Saie snc di Roberto Annibali si occuperà di trasportare l’opera e per di realizzare il basamento in cemento. L’Area vasta 1 si è già impegnata a provvedere al rifornimento idrico ed elettrico (poiché la scultura sarà illuminata).
Il primo progetto, partito nel 2013, prevedeva la costruzione di una fontana e di un giardino più elaborato, ma è stato poi accantonato per i costi eccessivi.