di FEDERICO SOZIO
URBINO – Mapping Italian News, il team di ricercatori che operano nel campo dell’analisi dei social media e della comunicazione politica, ha ricevuto un finanziamento di 40.000 dollari dal Social Science Research Council per la ricerca sui mezzi di comunicazione e la democrazia sociale.
Il team di ricerca, fondato dal docente dell’Università di Urbino Fabio Giglietto, è l’unico italiano dei 12 vincitori. Trenta ricercatori di undici paesi sono stati scelti a livello mondiale e potranno avere accesso anche alle banche dati di Facebook per indagarne il ruolo nelle elezioni europee del 26 maggio.
Attraverso un’analisi delle notizie politiche e del loro impatto sui social network, Facebook e Twitter, il team di Mapping Italian News riesce a capire cosa pensano gli italiani delle questioni che ruotano intorno al mondo della politica utilizzando strumenti come CrowdTangle per studiare nel dettaglio le interazioni (condivisioni, commenti e like).
“Il progetto del Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali (Discui) dell’Università di Urbino con cui abbiamo vinto riguarda le interazioni social relative alle notizie di stampa nel periodo delle elezioni politiche del 2018: abbiamo creato una mappatura della copertura mediatica sui temi politici prodotta dai media italiani – ha spiegato Giglietto – e ora stiamo raccogliendo un dataset analogo per le elezioni europee, chiederemo di poter applicare gli stessi strumenti utilizzati lo scorso anno. Quelli che utilizziamo sono tre: “CrowdTangle”, il tool di Facebook che analizza i social media, “URL shares dataset”, una raccolta di notizie e url con rispettive interazioni e dati, e le “API” (Application Programming Interface) che consentono di studiare la pubblicità su Facebook tra cui quelle politiche”.
Grazie ai dati che metterà a disposizione Facebook nell’ambito di questo programma, nei prossimi mesi il team sarà in grado di osservare le dinamiche di interazione sulle notizie politiche italiane in un modo che non è mai stato possibile fare prima dai ricercatori indipendenti: “Uno dei dati davvero interessanti che Facebook ci darà è il numero di commenti e di condivisioni fatti senza cliccare su un link – ha sottolineato il docente – e avremo anche l’accesso ai dati sul numero delle segnalazioni ricevute su link e notizie: può essere un’indicazione ulteriore per scovare attività organizzate che hanno lo scopo di danneggiare una fonte piuttosto che un’altra”.
Con i 40.000 dollari ottenuti dalle fondazioni no profit il team di ricerca potrà assumere un ricercatore per un anno. “Vogliamo dare la massima visibilità al bando sperando di attrarre i migliori, eventualmente anche dall’estero. Oltre a conoscere il fenomeno della comunicazione politica puntiamo all’aspetto tecnico per accedere all’enorme quantità di dati che ci metterà a disposizione Facebook” ha concluso Giglietto.