URBINO, 9 MAG. – Il consigliere regionale Sandro Bisonni ha proposto una legge regionale per ristabilire i rimborsi delle spese sostenute dai malati di tumore per curarsi. Bisonni, attraverso un comunicato, definisce la recente abrogazione delle agevolazioni in favore dei pazienti in trattamento radioterapico come “uno degli atti più scandalosi posti in essere in questa legislatura”.

Lo scorso 18 aprile, con la legge regionale n. 8, il Consiglio regionale, al fine di aggiornare e semplificare la normativa regionale, aveva abrogato una “vecchia” legge regionale riguardante proprio tali rimborsi  (nello specifico la numero 30 del 1987).

La legge abrogata dava diritto ai cittadini residenti nei comuni marchigiani, malati di tumore e sottoposti a cure radioterapiche, al rimborso totale delle spese di viaggio da casa al luogo di cura nonché il rimborso, nella misura massima del 70%, delle spese di mantenimento nel luogo di cura stesso. Gli sgravi coinvolgevano, in misura minore,  anche gli accompagnatori dei malati. I rimborsi erano erogati dalla Regione, dietro la presentazione dei rendiconti trimestrali delle Unità sanitarie locali.  Cancellare questa legge, per Bisonni è stata un'”ingiustizia”.

La normativa proposta da Bisonni, oltre a ristabilire il precedente regime, prevede due novità sostanziali: il raddoppio dell’ammontare massimo dei rimborsi, portati a 1.500 euro all’anno e la possibilità di innalzarli, fino al 70%, anche per gli accompagnatori.

Il Ducato ha contattato l’ufficio del presidente della Regione, Luca Ceriscioli, che ha anche la delega alla Sanità, per un commento sull’abrogazione dei rimborsi e sulla proposta di legge di Bisonni. Nessun commento, per ora al riguardo, in attesa della conferenza stampa programmata per oggi pomeriggio, alle 15.30, dove verrà trattata la tematica nello specifico e la Giunta esprimerà la sua posizione.

(v.s.)