Danni maltempo, il presidente della Provincia Paolini lancia l’allarme: “Ripareremo con le risorse per la neve, la coperta è corta”

Un tratto di Bocca Trabaria interessato dai lavori
di FRANCESCO COFANO

URBINO, 14 MAG. –  La fase più violenta di questo maltempo primaverile è passata e a Urbino spunta anche il sole nel tardo pomeriggio. La situazione, però, è tutt’altro che rosea e passato il temporale bisogna fare la conta dei danni alle strade per riparare tutto. E qui l’emergenza resta: la coperta è corta e si è costretti a lavorare con le poche risorse a disposizione, come spiega Gabriele Paolini, presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, l’ente responsabile della viabilità provinciale.

“Le strade verranno riparate ma attingendo alle risorse che avevamo accantonato per la neve che potrebbe cadere a novembre e dicembre. Se poi in autunno e in inverno dovremo fronteggiare la neve, vedremo di trovare altri soldi”, dice Paolini.

Il perché di tante ristrettezze economiche è presto detto. “Prima che le province venissero declassate, incassavamo 11 milioni di euro tra bolli, passaggi di auto e altre imposte. Ora riceviamo 3 milioni e con quelli dobbiamo provvedere all’edilizia pubblica, a quella scolastica e alle strade”.

Paolini non si sottrae comunque alle sue responsabilità. “Si può anche dare la colpa alla Provincia per le buche ma fino a un certo punto – continua – se avessimo le risorse del passato riusciremmo non solo a mettere a posto le strade ma anche a creare le aree di sosta”.

Quanto alle frane e agli allagamenti che tra ieri e oggi hanno limitato la viabilità sulle strade provinciali, il Presidente non se la prende solo con la pioggia. “Certo, queste sono bombe d’acqua, non era una pioggia normale. Fortunatamente la perturbazione ci ha solo lambito ma basta guardare al di là del Montefeltro, in Romagna ad esempio sono crollati anche dei ponti. Ma la colpa è anche dei terzisti che lavorano le terre altrui senza fare una regimentazione appropriata delle acque, o facendola male. Non esiste più un’agricoltura sana e consapevole. Ho già allertato i Carabinieri forestali e la Polizia provinciale per maggiori controlli”.

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