di NICHOLAS MASETTI, NICOLETTA PETTINARI e ALICE POSSIDENTE
URBINO – Domenica 26 maggio si vota per il rinnovo per il Parlamento europeo. A Urbino, nella stessa giornata, si vota anche per le elezioni comunali. Le urne saranno aperte dalle ore 7 alle ore 23.
Possono votare tutti i cittadini che abbiano compiuto 18 anni. I cittadini per votare devono presentarsi al seggio di appartenenza con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi avesse smarrito la tessera o avesse esaurito gli spazi può chiedere un duplicato all’ufficio elettorale del comune di appartenenza.
Elezioni comunali, come si vota
Urbino rientra ancora tra i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, anche se questo con il prossimo censimento potrebbe cambiare. Si vota quindi con un sistema a doppio turno.
Ciascun candidato sindaco è collegato ad una o più liste di candidati consiglieri.
L’elettore:
- può votare facendo un segno sulla lista: il voto va sia alla lista che al candidato sindaco.
- può votare facendo un segno sul nome del candidato sindaco: in questo caso, il voto non si trasferisce a nessuna lista collegata.
- si può fare un segno sia su un candidato sindaco che sulla lista: il voto andrà sia al candidato sindaco che alla lista, anche se la lista non è tra quelle collegate al candidato sindaco votato (voto disgiunto).
È eletto sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti. Se nessun candidato ottiene il 50% +1 dei voti, accedono al ballottaggio due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti.
Il Consiglio comunale è eletto con sistema proporzionale. Nel primo turno di voto, si possono esprimere anche fino a due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere ma di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.
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Le schede hanno un colore diverso a seconda delle circoscrizioni. L’Italia è divisa in cinque circoscrizioni e le schede della circoscrizione dell’Italia centrale, a cui appartengono le Marche, sono di colore rosso.
Si vota facendo un segno sulla lista prescelta.
Non ci sono coalizioni, ciascuna lista corre per sé e conquisterà seggi al Parlamento in proporzione ai voti presi. La soglia di sbarramento è fissata al 4%: chi non la raggiunge è fuori.
È possibile (ma non obbligatorio) esprimere da uno a tre voti di preferenza per candidati compresi nella lista votata.
Nel caso si esprimano più preferenze, dovranno riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza.
Il voto di preferenza si esprime scrivendo il nome e cognome (o solo il cognome) dei candidati scelti tra quelli compresi nella lista votata.