di LUCA GASPERONI
URBINO – La Lega diventa il primo partito di Fermignano con il 41,61%, il Partito democratico segue a distanza con il 23,53%. Terza posizione invece per il Movimento 5 stelle al 15,44%. È il verdetto delle urne del 26 maggio per il rinnovo del Parlamento europeo. L’affluenza è stata del 60,71%, in diminuzione sia rispetto alle elezioni del 2014 (66,4%) che del 2018, che avevano registrato un’affluenza del 79,41%.
EUROPEE – i risultati definitivi a Urbino
La crescita della Lega è inarrestabile: alle votazioni europee del 2014 si era fermata a un modesto 3,9% (quando ancora era sindaco proprio un leghista, Giorgio Cancellieri), alle politiche era cresciuta fino al 21,1%. Il crollo del PD invece è verticale: 5 anni fa aveva vinto con un largo 55,8%, mentre l’anno scorso era sceso al 24,4%.
Per il Movimento 5 Stelle si tratta di un passo indietro, alle scorse elezioni europee era stato il secondo partito votato con un solido 21,3%, oggi si deve accontentare del gradino più basso del podio. La differenza più netta però è rispetto alle politiche 2018, quando i pentastellati – in linea con il risultato nazionale – si erano imposti a Fermignano con il 34%.
A confronto con il 2014 scende Forza Italia, pur rimanendo la quarta forza cittadina e sale Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Il partito di Silvio Berlusconi precipita al 4,23%, quasi la metà rispetto a cinque anni fa mentre la seconda raddoppia i propri consensi, passando dal 1,8% di voti al 3,89%. Aumentano rispetto al passato anche i Verdi (1,88%), buon esordio per i liberali di +Europa (3,28%) che comunque non superano la soglia di sbarramento del 4%.
Per le elezioni comunali del 2021 l’attuale sindaco di centro sinistra Emanuele Feduzi dovrà probabilmente fronteggiare un ritorno della Lega. Il partito di Matteo Salvini infatti aveva già governato il comune marchigiano per dieci anni con Cancellieri, sconfitto nel 2016 dalla lista civica Fermignano Futura di Feduzi.
L’ex sindaco aveva reso Fermignano la roccaforte leghista nelle Marche ed era salito agli onori della cronaca nazionale quando nel 2009 aveva iniziato la sua battaglia contro il burqa. Aveva firmato un’ordinanza che vietava l’ingresso nei luoghi pubblici a donne coperte dal velo integrale, provvedimento poi ritirato su indicazione del Viminale perché discriminatorio.
Cancellieri, eletto alle comunali del 2006 con il 46.42% era stato riconfermato alla guida del paese anche nel 2011 con il 58,89% dei consensi, prima di cedere il passo, nel 2016, al progetto di centro sinistra dell’attuale sindaco Feduzi.