di GIACOMO PULETTI
URBINO – Maurizio Gambini si conferma sindaco di Urbino. Quando mancavano soltanto pochissime sezioni alla fine dello scrutinio, il primo cittadino uscente ha brindato in Comune con i suoi sostenitori, consapevole di aver raggiunto il 50% + 1 dei voti validi necessario a vincere al primo turno ed evitare il ballottaggio.
I numeri
Hanno votato 9012 cittadini sui 12296 aventi diritto, con un affluenza del 73,3%, in calo rispetto al 2014. Il sindaco Maurizio Gambini ha ottenuto 4848 voti, pari al 55,12%. Le liste a lui collegate: “Liberi per cambiare” 2800, “Urbino città ideale” 721, “Lega Urbino” 512, “Rinascimento con Sgarbi” 500. Mario Rosati ha ottenuto 2361 voti, pari al 26,84%. Le liste a lui collegate : 1818 al Pd, 512 a “Cut – liberi tutti”, e 110 a “Urbino al centro”. 955 i voti per Giorgio Londei, il 10,86% del totale delle schede valide: “Uniti per Urbino” 495, “Prospettiva Urbino” 328, “Moderati per Urbino” 18, “Nel bene comune” 120. Gabriele Lauricella ha ottenuto 432 voti, pari al 4,91% e il Movimento 5 stelle 447 voti. Infine sono stati 200 i voti per Donato Demeli, pari al 2,27%. La lista “Sinistra per Urbino”, a lui collegata, ha ottenuto 196 voti.
Le voci della vittoria
“La gente ha capito come abbiamo governato – ha detto il sindaco confermato Maurizio Gambini, che durante i festeggiamenti ha dimenticato la giacca in Comune – dicevano che chiudevo solo le buche, oggi li abbiamo asfaltati definitivamente”.
Il vicesindaco uscente Roberto Cioppi ha sottolineato l’importanza del “fare squadra”, riconoscendo agli avversari l’onore della sconfitta. “Era importante evitare il ballottaggio – ha detto Cioppi – anche per non spendere i 25000 euro necessari per l’organizzazione dei seggi. Ora di nuovo al lavoro”.
Il Consiglio
Secondo i calcoli Gambini avrà 10 posti a disposizione in Consiglio comunale: 7 saranno assegnati alla lista “Liberi per cambiare”, uno a ognuna delle altre tre liste a sostegno del candidato, cioè “Rinascimento con Sgarbi”, “Lega Urbino”, e “Movimento Urbino città ideale”. Gli scranni della minoranza dovrebbero essere così composti: 4 alla coalizione di Mario Rosati (lo stesso Rosati più te del Pd) e due a quella di Giorgio Londei (lo stesso Londei più uno di “Uniti per Urbino”). Gabriele Lauricella e Donato Demeli restano fuori dal Consiglio comunale.