di FEDERICO SOZIO
URBINO – Aumentano in maniera preoccupante le violenze di genere nel territorio di Urbino, mentre calano i furti e i reati legati alle tossicodipendenze. Il primo Bilancio sociale della Procura della Repubblica di Urbino è stato presentato lunedì 17 giugno a Palazzo Passionei dal procuratore Andrea Boni, il procuratore generale della Corte d’Appello di Ancona Sergio Sottani e il sostituto procuratore Irene Lilliu. Un progetto realizzato in collaborazione con l’Università “Carlo Bo” di Urbino.
I dati messi a confronto, e riguardanti il triennio che va dal 2016 al 2018, mostrano come a Urbino siano diminuiti i furti che sono passati dai 563 casi del 2016 ai 458 del 2018. In aumento le violenze di genere, dai 54 casi del 2016 si è passati ai 130 del 2018, più del doppio. In leggero aumento i numeri di casi di delitti contro la libertà sessuale che sono passati dai 14 del 2016 ai 19 del 2018, mentre i casi di stalking sono passati dai 41 del 2016 ai 47 del 2018. Un dato positivo riguarda i casi di pedofilia e pedopornografia assenti sul territorio urbinate.
In calo anche i reati per tossicodipendenza, nel 2017 sono stati 147, nel 2018 94. Significativo il dato relativo ai reati informatici – accessi abusivi e danneggiamento dei dati e dei sistemi informatici – con soli 5 casi nel 2018.
(f.s)