di LINDA CAGLIONI
URBINO – “Now you can slow down”, ora puoi rallentare. È la promessa che si legge su un cartello piantato lungo una strada sterrata, nascosta tra i sentieri morbidi di Pieve di Cagna. Oltre quel cartello, si trova il Bed&Breakfast Villa Marsi. Qui abitano un paio di cani, un gatto, due adolescenti e i gestori, un marito e una moglie olandesi. Quasi dieci anni fa, nel 2010, hanno lasciato tutto ciò che avevano nei Paesi Bassi per ricostruirsi una vita da capo, in mezzo al verde che circonda la città ducale.
“La gente ci dice che siamo stati coraggiosi, ma io non l’ho mai vista così. Credo si possa ripartire da capo ovunque se la tua famiglia è con te”. Christa ha 47 anni e da quasi 30 è compagna di Sandor. Cameriera lei e cuoco lui, si sono conosciuti quando erano poco meno che ventenni. Il loro amore è sbocciato tra i locali di un ristorante, e non si sono più divisi. “Della nostra terra d’origine ci eravamo stancati, non ne sentiamo la mancanza. Volevamo fare qualcosa insieme, cambiare aria. Belgio e Francia erano state le nostre prime alternative. Ma il temperamento della gente di quei luoghi non ci convinceva” ammette Christa.
E così, mappamondo alla mano, la scelta di spostare lo sguardo un po’ più a sud, laddove si stende un lembo di terra famosa per “l’ospitalità dei suoi cittadini”. Una volta convinti di voler approdare in Italia, la scelta di Urbino è stata quasi automatica, viste le caratteristiche che Crista e Sandor cercavano per poggiare i mattoncini della loro nuova esistenza. “Volevamo essere vicini al mare, ma abbastanza lontano dalla spiaggia per evitare il caos. Restare nei paraggi di una città, ma evitare le metropoli. Quando l’agenzia ci ha fatto vedere Urbino ce ne siamo innamorati”. E, a giudicare da come ne parlano, non si sono ancora stancati. “Qui ogni collina è diversa, ci sono ovunque scorci che non ti aspetti e le persone sono gentili. In Olanda, invece, la gente pensa sempre a lavorare, ad avere una casa bella. Si dimenticano di rallentare, delle cose che contano per davvero”.
A seguire l’evoluzione dell’avventura dei Marsi, agli inizi, una troup televisiva olandese, che ha raccontato la loro storia per un programma incentrato su vicende di emigrazione come la loro. A dispetto dell’atmosfera artificiale che si rischia quando sono coinvolte le telecamere, tuttavia, l’entusiasmo dei coniugi venuti dall’Olanda è rimasta genuina. “Partecipare a quello show televisivo ha dato una spinta al turismo nelle Marche e in Urbino, che continua ancora oggi, grazie a un fitto passaparola”.