di MARCO FERRARI
URBINO – Dal pianeta Marte alla balera romagnola, dalla drammaturgia contemporanea alle avventure di Sandokan: torna il festival “Urbino teatro urbano” e per una settimana la città si trasforma un grande palcoscenico. “Dal 1 al 7 luglio strade, piazze, edifici grandi e piccoli mostreranno la loro vocazione scenica – racconta il direttore artistico Michele Pagliaroni – per una ricerca verso qualcosa che ancora non c’è, verso un altrove”.
Tutta la città sarà invasa dagli spettacoli ma la piazza Duca Federico sarà il “palco centrale”, attorno a cui ruoteranno parate e recite itineranti che si svolgeranno in tutto il centro storico. Il primo appuntamento sarà invece al collegio universitario Tridente con lo spettacolo “Vieni su Marte” della compagnia teatrale VicoQuartoMazzini, che immagina il viaggio di un gruppo di volontari verso il pianeta rosso, ognuno alla ricerca di un nuovo senso della vita.
Poi sarà il turno di Fabrizio Pugliese con un monologo sulla ‘ndrangheta e il suo rapporto con la religione, quindi della compagnia teatrale “I Sacchi di Sabbia” che interpreta le Tigri di Mompracem, uno spettacolo tutto recitato attorno a un tavolo da cucina ingombro di stoviglie e verdure. Max Collini, front man del gruppo musicale “Offlaga Disco Pax”, leggerà e racconterà alcuni testi del genere “indie”, spiegando come siano cambiati negli ultimi dieci anni.
Una parte degli spettacoli sarà gratuita: per gli altri i biglietti costeranno dai cinque agli otto euro. “I biglietti sono economici – spiega Pagliaroni- ma per noi è importante che, anche se poco, il teatro si paghi”.
“Ascoltare il programma di ‘Urbino teatro urbano’ fa bene all’anima – commenta il vicesindaco Roberto Cioppi – e spero che il festival abbia eco nazionale. Una città diventa creativa quando si creano relazioni tra le associazioni e l’amministrazione deve solo facilitarle”.