Mattarella ringrazia Maria Grazia Trabalza, quirinalista Rai e docente all’Ifg di Urbino, che va in pensione

di CHIARA UGOLINI

URBINO – La giornalista Rai Maria Grazia Trabalza ha raccontato per anni l’attività del Quirinale. Ha descritto nei Giornali Radio e nei tanti speciali da lei ideati e curati il lavoro di tre presidenti della Repubblica, Ciampi, Napolitano e Mattarella e descritto anche il “dietro le quinte” della più alta istituzione italiana. Giornalista professionista dal 1983, Trabalza va in pensione e come ringraziamento per il suo lavoro e la lunga carriera è stata invitata il 23 novembre al Quirinale dal capo dello Stato Sergio Mattarella.

“Sono onorata – dice la giornalista – il Presidente ha ringraziato moltissimo la radio e la Rai per il lavoro svolto con lo speciale Quirinale segreto. Con questo programma abbiamo raccontato la vita di tutti i giorni della ‘casa degli italiani’, abbiamo dato un’immagine del Quirinale vicino alla gente”.

Stima da parte del Presidente anche per il percorso di insegnamento svolto dalla giornalista, che è docente all’Istituto per la formazione al giornalismo (Ifg) di Urbino dal 1992 e nel Laboratorio di radiofonia alla Scuola di giornalismo di Napoli. “Mi ha incoraggiato molto anche per il mio lavoro all’università, gli ho detto che continuerò a insegnare – racconta lei –  anche lui è stato professore e sa che il rapporto con i giovani è una cosa bellissima”. “Nella mia vita mi sono dovuta creare una carriera da sola con tanti sacrifici – aggiunge – adesso con le scuole di giornalismo è possibile avere una formazione maggiore”.

Un lungo percorso professionale, incentrato principalmente sulla radio, “il mezzo che amo”. Capo redattore del politico dall’ottobre 2009 al gennaio 2015 al Giornale Radio Rai, dal 2002 al 2018 responsabile del servizio Quirinale del Giornale Radio Rai, Trabalza dice di essere soddisfatta: “Sono stata molto fortunata, perché ho avuto direttori che mi hanno consentito di fare delle cose in momenti molto delicati, come l’arrivo dell’euro. Ho seguito tutta la campagna dell’euro, da Maastricht fino l’arrivo in Italia. Per 17 anni ho seguito il Quirinale con tre Presidenti della Repubblica e per ognuno di loro ho seguito non solo il percorso istituzionale, ma attraverso speciali radio ho potuto raccontare quello che accadeva quando viaggiavamo per il mondo”.

Impegno, dedizione e passione. Queste le costanti principali, perché “se si vuole raggiungere un risultato, facendo anche dei sacrifici ci si riesce – conclude la giornalista – Questo è il mio incoraggiamento verso i più giovani. Non sempre le cose vanno come uno crede, io ho accettato tanti compromessi. Ma bisogna sempre puntare in alto”.

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