di FRANCESCA DE MARTINO
URBINO – Il 19 dicembre Pesaro e Urbino presenteranno la loro candidatura a Città europea della cultura 2033. L’occasione sarà quella della cerimonia di chiusura di Matera 2019. Saranno i primi due Comuni italiani a farsi avanti. Anche il logo ufficiale dell’iniziativa, commissionato all’Isia, è quasi pronto. “L’idea parte da esigenze non solo turistiche, ma soprattutto infrastrutturali. Dobbiamo colmare le lacune che il nostro territorio presenta nel settore dei trasporti e i fondi europei ci consentirebbero di farlo”, spiega al Ducato il sindaco di Pesaro Matteo Ricci.
“La candidatura non ha uno scopo solo culturale, ma anche economico: potenziare i collegamenti nel nostro territorio. Siamo sicuri che il lavoro di squadra sarà una marcia in più per ottenere un riconoscimento del genere”, aggiunge il sindaco di Urbino Maurizio Gambini. Urbino aveva già provato nel 2013 a candidarsi a Capitale della cultura europea 2019, ma senza successo.
Le tappe e il progetto
Ad avanzare l’idea, già verso la fine dell’estate 2019, è stato il sindaco di Pesaro Matteo Ricci che ha poi coinvolto il sindaco di Urbino Gambini e tutti gli altri rappresentanti dei Comuni della provincia. La città di Pesaro viene dal riconoscimento Unesco come città della musica ottenuto il 31 ottobre 2017, e dal 150° della morte di Gioacchino Rossini. Ricci ha insistito con Gambini per rilanciare Pesaro Urbino 2033 che ha subito accettato e, verso la metà di ottobre, ha convocato il primo tavolo con tutti i Comuni e il presidente della Provincia Giuseppe Paolini per elaborare una strategia culturale e turistica del territorio. In questa occasione è stata coinvolta anche la città di Fano.
Da lì è partito tutto il percorso che ha visto la partecipazione dell’intero capoluogo. Verso la metà di ottobre si è tenuto a Pesaro, nella sala Pierangeli della Provincia, il primo tavolo comune con tutte le istituzioni del territorio che ha ufficializzato la squadra, composta dai rappresentati dei Comuni della provincia e dalle associazioni di categoria, spiega il sindaco di Pesaro.
Un progetto dettagliato ancora non è stato stilato perché, secondo quanto prevede il regolamento, le candidature ufficiali possono essere presentate solo sei anni prima dell’anno di riferimento (2027 in questo caso).
Anche se il progetto è ancora in fase embrionale, i membri si sono già riuniti più volte per scegliere le grafiche che accompagneranno la promozione della candidatura. Il logo, ad esempio, è stato assegnato all’Isia ed è in fase di lavorazione in vista della presentazione a Matera il 19 dicembre. Il sito dove si potrà seguire la corsa a “Capitale europea della cultura 2033” sarà attivo dopo questa data.
Inizialmente tenuta da parte, l’amministrazione di Fano è riuscita a salire sul treno della candidatura. “La città, con il suo vasto patrimonio culturale, continuerà a proporre una serie di attività culturali di coppia come mostre e Festival. Spesso con Pesaro lavoriamo insieme e proseguiremo anche in occasione della candidatura”, dichiara l’assessore alla Cultura di Fano Caterina Del Bianco.
“Non sarà solo un modo per incentivare il pubblico, ma anche il privato per rendere più appetibile il territorio agli imprenditori”, precisa il vicesindaco di Urbino Roberto Cioppi.