URBINO, 28 NOV. – “Io non so niente su chi sarà il mio successore e mi fa molto arrabbiare, perché è da giugno che sanno che vado via”, dice con rammarico Peter Aufreiter, direttore uscente della Galleria Nazionale delle Marche durante la cerimonia di saluto in Consiglio comunale. “Oggi hanno nominato il direttore ad interim per 3/4 mesi, sarà Marco Pierini di Perugia”, annuncia Aufreiter che spera che “la sostituzione duri solo poche settimane e il Mibact nomini presto il successore ufficiale”.
Insomma, per il futuro si naviga a vista: “Come sempre solo persone ad interim per farci un po’ del male – aggiunge il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini che si scaglia contro il Ministero – a luglio mi avevano detto avrebbero fatto il concorso subito, cinque mesi dopo ancora non è stato fatto il bando”.
Pierini, 53 anni, è direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Più di trenta mostre, in Italia e in altri paesi europei, sono state curate da lui. Lo studioso ha anche il tesserino da giornalista pubblicista e la sua bibliografia ammonta a circa 250 contributi tra articoli, monografie, cataloghi e dizionari.
Nel giorno del saluto di Peter Aufreiter, la minoranza del Consiglio comunale attacca la Giunta Gambini, colpevole di aver reso difficile il lavoro del direttore austriaco. “Esprimo un certo imbarazzo istituzionale: la collaborazione con palazzo Ducale non si è mai sviluppata anzi ci sono stati anche fatti incresciosi”, sottolinea il consigliere Pd Mario Rosati che offre “profonde scuse ad Aufreiter da parte della minoranza e spero che tutta la maggioranza possa seguire il nostro invito”. Il consigliere dem Lorenzo Santi gli fa eco: “Si potevano ottenere risultati migliori, l’ex direttore ha subito degli attacchi consistenti da parte di questa Giunta”.
E il sindaco replica: “Invece di lavorare a favore della città si alimentano sempre le polemiche. In questo paese è meglio non fare niente, essere banali perché quando fai una cosa rischi attacchi personali”. Il primo cittadino riconosce che “il lavoro di Aufreiter è nato tra mille difficoltà” ma se i progetti sono stati difficili da realizzare spesso è stato “per colpa dell’opposizione della minoranza”.
(l.g.)