di CHIARA UGOLINI
URBINO – Prende le redini della Galleria Nazionale delle Marche Marco Pierini, storico dell’arte e filosofo, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Ma solo per qualche mese. Tre o quattro, non è certo. “Spero che si tenga presto il concorso – commenta lui – e che Palazzo Ducale abbia il prima possibile un direttore vero e proprio”.
Quali sono i suoi programmi?
“Cercherò di garantire la continuità amministrativa, in modo che il museo possa proseguire le sue attività senza intoppi”.
Come pensa abbia lavorato l’uscente direttore Peter Aufreiter?
“Stimo molto Peter Aufreiter e, per quello che ho potuto capire a distanza, ho l’impressione che abbia lavorato bene”.
Ha intenzione di portare avanti il suo operato o cambierà qualcosa?
“Cercherò di agire in continuità con il suo operato, anche perché i tempi della mia permanenza non consentono cambiamenti”.
Secondo lei poteva fare di più Aufreiter? Se sì, come?
“Non sono in grado di rispondere alla domanda, comunque Aufreiter ha senza dubbio fatto molto e fatto bene”.
Il 19 dicembre Pesaro e Urbino presenteranno la loro candidatura a Città europea della cultura 2033. Cosa ne pensa?
“Non ne ho idea, devo ancora prendere servizio…”
Nel 2020 sono 500 anni dalla morte di Raffaello. Cosa pensa della mostra che anticipa le celebrazioni?
“Devo ancora vedere la mostra, ma considerata la statura della curatrici sono sicuro che sarà impeccabile”.
In Consiglio comunale l’opposizione e Giunta Gambini, hanno salutato l’uscente direttore di Palazzo Ducale accusandosi a vicenda di aver reso difficile il lavoro di Aufreiter. Pensa che la politica possa immobilizzare davvero l’arte e la cultura?
“Sono completamente all’oscuro di queste dinamiche, che del resto mi interessano pochissimo”.
Ha già avuto contatti con Vittorio Sgarbi? Spesso il critico d’arte ha attaccato Aufreiter.
“Ho da sempre ottimi rapporti con Vittorio Sgarbi”.