URBINO, 13 DIC. – “L’elemento di illegittimità è chiaro e lampante. C’è un unico criterio e quel criterio non viene rispettato”, ha detto al Ducato Mario Rosati (Pd), a proposito della nomina di Vittorio Sgarbi a prosindaco, rinviata proprio per modificare la delibera che istituisce la figura per il Comune di Urbino.
L’ex assessore alla Cultura, in quanto sindaco di Sutri, non possiede infatti l’unico requisito previsto dalla delibera approvata il 25 settembre, ossia quello di essere eleggibile a consigliere comunale.
“Credo che venga a cadere tutta la questione – continua Rosati- noi avevamo già sollevato dubbi sia sulla necessità di aver un prosindaco in una città come Urbino, sia in merito alla scelta del nominato, che forse non era migliore per la città, che invece ha bisogno di climi e di modalità di rapporto più costruttivi e meno animati”.
(c.c)