“Ci ha truffato così”: le testimonianze del processo contro Edda Di Pietro, donna dalle mille identità

Tribunale di Urbino
di FEDERICO SOZIO

URBINO – A processo a Urbino ci sono un magistrato, una docente di cattedra all’università, un agente segreto, l’ex moglie dell’imprenditore Diego Della Valle e la figlia del giudice Antonio Di Pietro. O almeno l’imputata sosteneva di essere tutti loro. Edda Di Pietro, 53 anni, abruzzese residente a San Marino, è accusata di truffa continuata perché, stando ai racconti delle persone che oggi hanno testimoniato in aula, ha cercato di raggirarli interpretando diversi volti, fantasiosi e tutti fittizi.

Di Pietro è già stata condannata per truffa nel 2016 a 7 mesi di carcere e 500 euro di multa, con pena sospesa, perché aveva finto di essere un magistrato, convincendo le vittime di poter essere loro utile in alcune cause presso il tribunale di Rimini in cambio di denaro.

Al tribunale di Urbino oggi si è svolta una nuova udienza del processo che la vede imputata. In aula sono emersi nuovi dettagli: a testimoniare due uomini, padre e figlio, contattati dall’imputata nel settembre 2014  sfruttando la conoscenza di un parente. Di Pietro si presentò a loro a Fratte di Sassofeltrio nelle vesti di una donna facoltosa e “docente di cattedra” all’università di Urbino, nonché nipote del magistrato Antonio Di Pietro ed ex moglie del noto imprenditore Diego Della Valle.

Ha raccontato C.N., giornalista campano: “Di Pietro mi ospitava dalla sua amica Judith Szabo per delle sedute di psicologia a pagamento, quando in verità era la sua parrucchiera. E mi promise un contratto di lavoro a RTV San Marino, sfruttando una sua conoscenza, dal novembre 2014 con uno stipendio di 2800 euro al mese e un extra di 400 euro in nero, oltre a un automobile Range Rover e possibili interviste esclusive a Della Valle”. Un lavoro che non c’è mai stato. 

La testimonianza del giornalista, lunga e spesso interrotta dalle domande del giudice, ha spiegato anche il coinvolgimento del padre: “Inizialmente chiese a mio padre 5.000 euro che lui pagò in contanti, prima di darle altri 20.000 euro con bonifico bancario. Perché la Di Pietro aveva bisogno di soldi, ci diceva di avere problemi economici e che aveva desiderio di modernizzare la sua casa”.

A quel punto l’atteggiamento della Di Pietro si tramutò da “mamma affettuosa” a donna minacciosa: “Abbiamo provato a chiederle il denaro indietro ma iniziò a minacciarci continuamente dicendoci che non avrebbe potuto restituire i soldi prima di marzo 2015. Parlava di conti bloccati in Svizzera – spiega il padre del giornalista – e mi disse che se l’avessi denunciata avrebbe fatto passare dei brutti guai a me e alla mia famiglia”.

Anche l’ex marito della signora Szabo è stato oggi interrogato dal giudice e ha aggiunto altri particolari: “Edda aveva un buon rapporto con Judith ma a noi raccontava di essere un agente segreto”.

La prossima udienza è prevista l’11 febbraio, quando potrebbe esserci anche la sentenza.

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