URBINO, 13 GEN. – L’ambizione di un posto fisso, magari nella pubblica amministrazione, cresce anche nelle Marche. Da un’analisi condotta dal centro studi della Cisl Funzione pubblica Marche emerge, infatti, che il rapporto tra candidati e posti messi a bando nella pubblica amministrazione è di almeno 1 a 50, cioè per ogni posto messo a selezione ci sono almeno cinquanta aspiranti dipendenti.
A supporto di questi numeri ci sono i dati, forniti dalla Cisl in un comunicato. Saranno, infatti, oltre 7.000 gli infermieri che, nelle prossime settimane, affronteranno le prove preselettive per un contratto a tempo indeterminato, mentre quasi 6.000 persone si sono candidate per il concorso da dipendente amministrativo del sistema sanitario regionale. Intanto aumenta anche il numero dei partecipanti alle varie selezioni indette dai singoli comuni.
Sempre dall’analisi della Cisl Fp emerge, inoltre, che migliaia di marchigiani hanno fatto domanda per partecipare a concorsi nazionali indetti per enti e istituti come l’Inps o i ministeri. “Nessuna sorpresa – commentano dal sindacato – visto che il tasso di disoccupazione nelle Marche è del 7,5%, mentre sono in aumento le donne e i laureati che evidenziano difficoltà a trovare un posto di lavoro adeguato al proprio percorso di studi”.
Anche in provincia di Pesaro e Urbino si avverte la carenza di personale, soprattutto nel settore medico-sanitario. “Per quanto riguarda gli infermieri, sono circa 800 quelli previsti dalla pianta organica per l’area Vasta 1 e, ad oggi, ne mancheranno circa un centinaio. Proprio per far fronte a questo tipo carenze è stato pubblicato il concorso regionale”, dice il segretario della Cisl Fp di Urbino Alessandro Contadini. Secondo il sindacato, saranno tanti i concorsi banditi nei primi sei mesi del 2020 anche per “far fronte alle uscite per pensionamento legate a quota 100”.
(v.s.)