Raffaello 500. Dalla Formula 1 al panino personalizzato, gli omaggi pop al divin pittore

di NICOLETTA PETTINARI

URBINO – È stato protagonista di un film, di un videogioco, di un francobollo, di una storica banconota in circolazione per appena cinque anni. Ora si prepara a sfrecciare su uno dei più importanti circuiti d’Italia e del mondo. E, intanto, diventa anche un panino. Nel 2020, l’anno in cui ricorrono i cinquecento anni dalla morte, Raffaello è ancora e sempre più un’icona entrata a far parte della cultura pop.

Già in passato sono stati diversi i percorsi “alternativi” all’arte per raccontare Raffaello. Oggi, oltre a questi, si prospettano nuove idee. Adesso, infatti, anche la Formula 1 gli rende omaggio.

Una mostra senza pit-stop fino a Monza

Falconara-Monza. Un volo diretto, dove il passeggero sono le 45 riproduzioni dei capolavori di Raffaello, ora esposte all’aeroporto delle Marche.  Il divin pittore decolla proprio dal Sanzio di Falconara e arriva sullo storico circuito di Monza, il  gran premio d’Italia della Formula 1.

Raffaello – Una Mostra Impossibile, all’aeroporto di Falconara fino al 2 febbraio 2020

Una mostra impossibile, l’esposizione che l’aeroporto marchigiano dedica al genio di Raffaello fino al 2 febbraio, sarà allestita anche all’autodromo di Monza nei giorni delle qualificazioni e della corsa, in programma dal 4 al 6 settembre 2020. Un accordo, quello tra Regione Marche e Formula 1, voluto e concretizzato dall’Agenzia di Sviluppo della stessa Regione (Svim), che pochi giorni fa ha ricevuto il premio di “Migliore Agenzia di Sviluppo 2019 in Europa”. Nella tre giorni di Monza verrà poi allestito uno stand gastronomico per gustare i prodotti tipici dell’agroalimentare delle Marche.

L’omaggio all’Autogrill e quello della Zecca

E se a guidare sono solo “semplici” automobilisti e non piloti di professione poco importa. Nelle aree di sosta Autogrill ci sarà presto un panino in onore di Raffaello, con specialità tutte ducali: la “crescia d’Urbino” farcita con la casciotta Dop (tra l’altro molto apprezzata da Michelangelo), sempre di Urbino, e prosciutto. Un omaggio, dunque, anche culinario all’artista e alla città che gli ha dato i natali.

La collezione numismatica della Zecca dello Stato celebrerà Raffaello con una serie di monete dal valore di 5, 10 e 20 euro. Per ora è stata diffusa l’immagine della moneta d’oro da 20 euro con la riproduzione del suo autoritratto del 1506, conservato agli Uffizi di Firenze. Sul rovescio spazio invece a un particolare dell’affresco dei Musei Vaticani La scuola d’Atene. Il costo della moneta è di 350 euro.

I putti di Raffaello e il cioccolatino made in Ferrero

Di più: chi non ha mai visto su maglie, felpe, cuscini, tazzine e chi ne ha più ne metta, l’immagine dei celebri angeli di Raffaello? I due putti, un dettaglio raffigurato nella parte inferiore del dipinto Madonna Sistina esposto a Dresda, sono ormai entrati nella cultura pop italiana e internazionale.

Il dettaglio dei putti di Raffaello, dal dipinto Madonna Sistina

Perfino la Ferrero, azienda italiana leader nel settore dolciario, ha voluto dare a uno dei suoi cioccolatini simbolo il nome del pittore. Dopo “Giotto”, pralina alla nocciola venduta nel mercato tedesco, ha lanciato negli anni Novanta “Raffaello”, bontà bianca al gusto di cocco.

Ancora non sono stati annunciati i francobolli a tema per il 2020, ma in passato, anche per il 450° anniversario della morte nel 1970, le Poste italiane hanno emesso alcuni francobolli celebrativi per il divin pittore. Per i vecchi affezionati alle lire, impossibile dimenticare la banconota da 500.000 lire, emessa nel 1997 e in circolazione fino al 2002, anno dell’avvento dell’euro. Sul fronte del biglietto l’autoritratto di Raffaello, mente sul retro l’opera La scuola di Atene.

La banconota delle 500.000 lire, da Wikipedia foto di OneArmedMan

Tra grande schermo e realtà virtuale

Il mondo del cinema ha già reso omaggio a Raffaello nel 2017 con il film Raffaello – Il principe delle arti in 3D, una ricostruzione storica dei momenti chiave dell’esistenza del celebre pittore, arricchita dagli interventi di prestigiosi storici dell’arte per commentarne le opere.

Lo scorso anno, inoltre, La Galleria Nazionale delle Marche ha realizzato l’iniziativa Raffaello in Minecraft, un concorso nazionale tra le scuole per creare un video sulla vita e su Urbino, ricostruita nei famosi mattoncini del gioco sviluppato da Microsoft.

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