di GIULIA CIANCAGLINI
URBINO – Soltanto nella notte tra il 23 e il 24 gennaio nel parcheggio in via Pablo Neruda, davanti alla piscina Fratelli Cervi, hanno forzato e tentato di derubare cinque macchine. Quella sera, diverse persone hanno posteggiato lì la macchina per un’ora – per il tempo di una lezione di nuoto, dalle 19.30 alle 20.30 – e cinque di loro hanno ritrovato la propria auto derubata o danneggiata. A denunciarlo al Ducato è stato proprio uno di loro, raccontando anche che non è la prima volta che succede in quella zona, nel quartiere di Varea. “Siamo usciti tutti insieme e un ragazzo si è reso conto che la sua macchina era stata forzata – ha raccontato Michele Pierini – subito dopo mi sono accorto che qualcuno aveva provato ad aprire la mia con il piede di porco e con il filo metallico, forzando la fessura dove si inserisce la chiave”.
Alle 8 di mattina è andato dai carabinieri per sporgere denuncia e ha trovato altre due persone che erano lì per lo stesso motivo. “Eravamo già tre stamattina, gli altri due saranno andati dalla polizia o più tardi nel pomeriggio – ha detto – sporgere denuncia è importante e serve anche per farsi pagare il danno dall’assicurazione, ma non penso basti per cambiare qualcosa. A me era già successo il 7 dicembre, nello stesso parcheggio”.
Su Facebook, nella pagina Sei di Urbino se… , Mauro Bacciardi ha pubblicato le immagini per mostrare i danni della sua macchina: “3 portiere danneggiate e storte”. Nel post ha scritto: “Questo è quanto succede a lasciare la macchina davanti alla piscina F.lli Cervi. Hanno forzato buona parte delle macchine presenti, io sono tra i fortunati a cui hanno rovinato ‘solo’ la macchina e non sono riusciti ad aprirla e prendere soldi o altro. Domani andrò a fare denuncia sapendo che concluderò ben poco se non perdere ore di lavoro”.
Il parcheggio su Google Maps
Tanti urbinati hanno commentato il post, qualcuno ha digitato: “Succede da una vita ai F.lli Cervi.. anche 20 anni fa… forse un paio di telecamere la polizia potrebbe pur metterle”. E anche Michele Pierini ha confermato: “Il parcheggio non è illuminato e non c’è alcuna telecamera, l’amministrazione deve fare qualcosa. Non è un luogo sperduto ma un punto di ritrovo, oltre alla piscina lì c’è un campo da tennis e uno da calcetto. Tantissime persone mettono la macchina in quel parcheggio, anche perché è l’unico modo per arrivarci”.
