di FRANCESCO COFANO
URBINO – Da ieri il Ministero dei Beni e le Attività Culturali ha aperto il bando internazionale 2020 per la selezione di 13 nuovi direttori che guideranno altrettanti poli museali, tra cui la Galleria Nazionale delle Marche, diretto ad interim da Marco Pierini dopo l’addio di Peter Aufreiter. Le candidature, si legge sul sito del Ministero, potranno essere presentate entro le 12 del 3 marzo. La nomina entro luglio.
Ben otto musei sono di nuova creazione e con queste “new entry” la lista dei poli autonomi statali si allunga e arriva a 32, in linea con il ripristino della riforma del Ministro Dario Franceschini. Alla selezione potranno partecipare, come riporta il Corriere Adriatico, anche candidati stranieri.
Ogni partecipante al concorso dovrà iscriversi online, allegando alla domanda un curriculum vitae e una breve lettera di motivazioni. Le candidature saranno valutate da un’apposita commissione di cinque”esperti di chiara fama nel settore del patrimonio culturale” nominati direttamente dal Ministero. I migliori aspiranti per ciascun museo saranno convocati direttamente a Roma, nella sede del Ministero in via del Collegio romano, a giugno per un colloquio con la commissione. A questa ulteriore selezione sopravviverà una terna per ogni istituto. I tre nomi rimasti saranno valutati rispettivamente dal Ministro, dal Direttore generale Musei e dal Direttore generale Biblioteche e diritto d’autore.
Ma a scegliere in ultima istanza il vincitore nel caso della Galleria Nazionale delle Marche sarà il Direttore generale musei, in quanto il museo marchigiano è tecnicamente “un ufficio di livello dirigenziale non generale”. Per quelli generali, invece, la nomina spetta direttamente al Ministro Franceschini.
La Galleria avrà un direttore per i prossimi quattro anni entro il 31 luglio 2020. La procedura seguita è la stessa del bando di selezione internazionale del 2014 che si aggiudicò Peter Aufreiter e che tante polemiche scatenò nei mesi successivi, con ricorsi e pronunciamenti prima del Tar e poi del Consiglio di Stato. In quel periodo fu soprattutto l’ex assessore alla Cultura e futuro prosindaco Vittorio Sgarbi a scagliarsi contro l’apertura ai direttori stranieri. Vedremo se anche questa volta il critico d’arte legato a Urbino si farà sentire.