di MARIA PIA PETRAROLI
URBINO – Il Gores è il gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie che unisce Regione, operatori sanitari e Protezione civile regionale. Si tratta di un tavolo tecnico riunito in forma permanente e impegnato sul fronte Coronavirus dal 27 gennaio, prima dunque dell’arrivo del contagio nel nostro Paese.
Le Marche lo hanno costituito da tempo, in modo strutturale, per fornire risposte immediate alle emergenze sanitarie, come il Covid-19, l’epidemia che l’Italia sta fronteggiando in questo momento.
Chi ne fa parte
- Protezione civile della regione Marche
- Operatori sanitari regionali
- Asl (Azienda sanitaria locale)
- Vesa (Veterinaria e sicurezza alimentare)
- Medicina di emergenza/urgenza
- Esperti di medicina delle catastrofi, malattie infettive e tossicologia
- Istituto zooprofilattico sperimentale (sanità animale, controllo della qualità degli alimenti di origine animale, igiene degli allevamenti)
- Ufficio di comunicazione del rischio sanitario
- Arpam (Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche)
- Dipartimento salute mentale
- Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera)
- Soccorso animali
- Peimaf (Piano emergenza interno massiccio afflusso di feriti, consente ad un ospedale di fronteggiare una maxi-emergenza)
- Direzioni sanitarie e generali degli enti del servizio sanitario regionale e servizi sociali all’occorrenza
Cosa fa
Il Gores decide cosa fare di volta in volta, in base alla situazione di emergenza che si trova ad affrontare. Traccia e comunica le indicazioni operative, definisce le modalità di presa in carico di un potenziale caso sospetto di nuovo Coronavirus e le relative modalità di isolamento, diagnosi e trattamento. Decide quali misure di sanità pubblica mettere in atto per contenere l’infezione ed evitare eventuali ulteriori casi.
La Regione e la Protezione civile regionale poi sono in continuo contatto con il Comitato operativo nazionale, istituito nel dipartimento della Protezione civile, dopo la dichiarazione di stato di emergenza del 31 gennaio, con Angelo Borrelli commissario unico per gli interventi.
Adesso dunque il tavolo è attivo e ha già dato indicazioni a tutti gli operatori del Servizio sanitario regionale con due circolari del 30 gennaio e del 14 febbraio.
Il 21 febbraio, quando in Italia si è saputo del primo contagio a Codogno, in Lombardia, il Gores si è riunito per seguire lo sviluppo della situazione a livello nazionale e per decidere come agire.