di REDAZIONE
URBINO – È morto all’ospedale cittadino il primo urbinate vittima del Coronavirus. L’uomo, che aveva 85 anni e soffriva di patologie pregresse, ha perso la vita nel giorno più nero per le Marche da quando l’emergenza sanitaria è cominciata: soltanto oggi sono infatti morte 11 persone, il numero più alto mai raggiunto nella Regione. Di queste, oltre all’uomo di Urbino, quattro venivano da Pesaro, due da Ancona, due da Fano, uno da Gradara e uno da Colbordolo. Tutti presentavano patologie pregresse. In totale sono 57 nelle Regione le persone decedute risultate positive al Covid-19, di cui 49 nella provincia di Pesaro e Urbino. Stando agli ultimi dati, sono 1133 i contagiati e 98 i ricoverati in terapia intensiva.
GLI AGGIORNAMENTI – L’ultimo bilancio e quello che devi sapere sul contagio
Controllate 843 persone fuori casa
Nella provincia Pesaro e Urbino sono state 843 le persone che, controllate nella giornata di sabato 14 marzo, hanno dovuto dimostrare alla Polizia di avere una valida giustificazione per non essere rimasti nelle loro case. Tra queste, 36 sono state denunciate per non aver rispettato le misure normative per il contenimento del contagio da COVID-19. Non sono invece emersi casi di irregolarità nel controllo a tappetto che è stato fatto negli esercizi commercili: tutte le 446 attività su cui è finita l’attenzione delle autorità sono risultate in linea con le misure imposte dal Coronavirus.
Stretta sui servizi di trasporto
Le conseguenze del Coronavirus si riversano anche sui servizi di trasporto: da lunedì 16 marzo gli autobus e le navette circoleranno con minor frequenza a Urbino, come nel resto della provincia. Lo ha fatto sapere Adriabus, che si è allineato con l’ordinanza regionale del 13 marzo 2020, dopo aver già sospeso da giorni la linea Pesaro/Urbino – Roma. Gli aggiornamenti verranno pubblicati sul sito www.adriabus.eu, oppure sulla pagina Facebook “Adriabus trasporto pubblico”.
Marche Nord, 11 pazienti trattati con farmaco artrite
Sono 11 i pazienti affetti da Covid-19 al momento trattati nell’azienda ospedaliera Marche Nord con il farmaco per la cura dell’artrite, Tocilizumab. “Dalle prime somministrazioni, si registrano lievi miglioramenti – dice il direttore del dipartimento di Emergenza-urgenza di Marche Nord, Michele Tempesta – nei pazienti già molto gravi, intubati e in rianimazione. Più evidenti, invece, le ricadute positive nei ricoverati non ancora intubati”. La sperimentazione avviata a Napoli dal dottore Paolo Ascierto, che ha chiesto un immediato protocollo nazionale per estendere l’impiego del farmaco nel trattamento del coronavirus, è giunta anche al Santa Croce di Fano e al San Salvatore di Pesaro, dove sta dando risultati incoraggianti. “Siamo ancora in una fase di sperimentazione e ci vuole cautela”, sottolinea Tempesta.
La Giunta di Urbino in quarantena
L’assessore al Bilancio e Programmazione del Comune di Urbino, Giuseppina Maffei, è risultata positiva al tampone per il Coronavirus e tutta la giunta è stata messa in quarantena. “Stiamo tutti bene, senza sintomi – ha spiegato al Ducato il vice sindaco Roberto Cioppi – e anche se fino al 20 siamo in quarantena siamo comunque operativi. Proprio ieri abbiamo infatti approvato un regolamento che permette alla giunta di lavorare in video conferenza e questo ci dà piena funzionalità”.
Raccolti circa 500 mila euro per l’Ospedale Marche Nord
“Oltre 400 mila sono già stati versati nel conto aperto martedì sera e altri 10 mila euro nella piattaforma collegata Gofundme – Italia per chi preferisce donare online“. A comunicarlo il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, aggiungendo che la dottoressa del reparto di Rianimazione di Marche Nord, Claudia Gatti, e sua sorella Giuliana hanno lanciato un crowdfunding per l’ospedale e hanno raccolto altri 80 mila euro in poche ore, “che confluiranno nello stesso conto”