di MARCO FERRARI
URBINO – Stasera suona Raphael Gualazzi. Ma non su qualche palco internazionale, dove ormai si è abituati a vederlo, bensì nel proprio salotto. In piena emergenza Coronavirus l’artista urbinate ha infatti deciso di accontentare i suoi fan e di esibirsi direttamente a casa sua, alle 20 in punto, trasmettendo il “concerto” in diretta Instagram. Replicando poi, giovedì 19 marzo, anche su Facebook.
Come mai ha scelto di esibirsi sui social in questo periodo di quarantena?
È stato l’affetto dei fan manifestato sui social network. Sono arrivate tante richieste a riguardo e ho deciso di non lasciare solo il mio pubblico.
Come passa le sue giornate in questo periodo in cui non è possibile uscire di casa? Musica, libri?
Nel mestiere di musicista, compositore o arrangiatore fortunatamente non ci si annoia mai. In casa c’è sempre una canzone che si può scrivere o un pezzo da comporre e arrangiare, oppure semplicemente un brano da ascoltare. Ma anche un bel libro da leggere.
Che effetto le fa esibirsi di fronte a un pubblico virtuale, con le reazioni che prendono il posto degli applausi? Prova le stesse emozioni?
Non considero questi appuntamenti qualcosa di ‘virtuale’ perché io mi esibisco in maniera reale, suono veramente. Purtroppo in questo momento la quarantena ci impedisce la vicinanza fisica ma spero che tutto torni presto alla normalità. L’emozione è diversa però mi piace considerarla un’altra manifestazione artistica e un modo interessante di interagire col pubblico.
Ha qualcosa in cantiere?
Sì, ci sono diverse cose alle quali sto lavorando ma al momento è presto per parlarne.
Può darci qualche anticipazione di ciò che ascolteremo stasera? Cosa suonerà?
Solitamente non preparo una scaletta predefinita ma decido cosa suonare al momento, in base a ciò che mi ispira.
E se, invece, le chiedessimo di consigliare 5 album da ascoltare in questo momento di reclusione forzata quali consiglierebbe?
Spiders on the key di James Booker, Lay it down di Al Green, qualsiasi compilation di Django Reinhardt, La mauvaise reputation di Georges Brassens, Like a ship…(Without a sail) di Pastor T. L. Barrett.
Quale messaggio vuole lanciare a Urbino, la sua città, e ai suoi abitanti?
Quello che voglio lanciare è un messaggio di solidarietà verso la mia città del cuore, Urbino. Spero che le persone che stanno passando momento difficile possano avere il giusto supporto.