di VALERIO SFORNA
URBINO – Palestre, piscine e campi da calcio sono chiusi. #Iorestoacasa è l’hashtag del momento e in ogni settore lavorativo è incentivato lo ‘smart working’. Oltre a passare ore ed ore seduti davanti a un pc, abbiamo svaligiato i supermercati riempiendo le dispense come in attesa dell’apocalisse. A peggiorare le cose, le ultime misure prese dalla Regione che limitano fortemente l’attività motoria all’aperto nel ristretto spazio di 200 metri dalla propria abitazione. E quindi, ora, senza la possibilità di uscire e col frigo pieno come facciamo? Come affrontare questa fame atavica mista ad ansia che ci porta, ogni mezz’ora, davanti alla dispensa della cucina alla ricerca di cibo da ingurgitare?
“Frutta e verdura sono gli alimenti da privilegiare. Se abbiamo un attacco di fame improvviso mangiamo una carota o un finocchio, alimenti a basso contenuto calorico e ricchi di acqua e fibra. Cibi che riescono a saziarci aiutandoci, grazie alle fibre, a mantenere normali le funzioni intestinali”, consiglia la professoressa Laura Chiarantini che insegna Biochimica della Nutrizione all’Università di Urbino.
“Vanno limitati zuccheri e grassi. Sono i cibi che danno maggior soddisfazione, ma anche quelli che più ci fanno ingrassare e in un mese, se non si è attenti, di danni se ne possono fare tanti. Bisogna pesarsi ogni giorno e tenere sotto controllo la situazione perché sennò, quando tutto questo sarà finito, ci vorrà un mese intero di shopping compulsivo per ricomprare tutti gli abiti del guardaroba”, dice sorridendo la professoressa.
Allora cosa mangiare?
Ma allora cosa mangiare? “A colazione, ad esempio, oltre al caffè può andare bene una fetta di pane con marmellata o uno yogurt – dice Chiarantini -. A pranzo possiamo mangiare un primo con verdure oppure la carne sempre accompagnata da verdure. Esistono due scuole di pensiero in realtà. C’è chi dice che la pasta a cena non va bene, perché i carboidrati poi non si smaltiscono. Per altri, invece, l’amido a cena ci aiuta a dormire meglio, perché ci dà maggior soddisfazione ed è più digeribile rispetto alla carne. Ogni cosa va bene purché le porzioni siano misurate e non eccessive. Se ci si alza da tavola con un pochino di fame male non fa”.
L’obiettivo è quello di saziarci senza eccedere nella quantità di calorie assunte: “Scegliamo ricette lunghe, quelle della nonna per intenderci, senza naturalmente abusare con i condimenti. Pietanze che di solito non prepariamo per assenza di tempo. Ora il tempo ce l’abbiamo, sfruttiamolo. Le ricette più complicate, che di solito evitiamo, possono darci tanta soddisfazione nel momento del pasto sia in termini di autostima che per il palato”, spiega l’esperta. D’altronde più tempo impieghiamo a cucinare, meno penseremo a mangiare.
L’aspetto psicologico è importante e non va sottovalutato: “L’alcol è un alimento a tutti gli effetti e sopra certe soglie, oltre a contenere tante calorie, è tossico. È meglio ridurne il consumo al minimo in questo periodo. Soprattutto per le persone sole, che non hanno occasioni di condivisione, l’alcol è rischioso ed è una minaccia”.
Lo sport “fatto in casa”
Infine, non è che l’attività fisica è vietata del tutto. Anche fare le scale più volte al giorno, anziché prendere l’ascensore, ci può aiutare a rimanere attivi. Bastano pochi oggetti per creare una “palestra” fatta in casa e in alcuni casi non serve proprio nulla.
Eleonora Delpini è una personal trainer che lavora nella palestra Gymnasium di Urbino: da quando la struttura è chiusa pubblica sul suo profilo Instagram allenamenti da fare in casa per rimanere in forma: “Io li chiamo HomeMade workout e sono dei circuiti a corpo libero, che quindi possono essere fatti senza l’ausilio di attrezzi particolari. Basta il peso del proprio corpo, l’aiuto di qualche semplice oggetto come una sedia e tanta buona volontà”.
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Nei suoi video Eleonora mostra le diverse modalità di esecuzione degli esercizi: “È importante che l’esecuzione sia corretta per evitare infortuni. Inoltre, capisco che fare attività fisica da soli, chiusi in casa, non sia motivante come allenarsi in palestra, dove gioca un ruolo importante anche il fattore socializzazione; però è importante che in questo momento così particolare le persone non si lascino sopraffare dalla noia e dallo sconforto, anche perché fare attività fisica libera endorfine e aiuta a mantenere un equilibrio psico-fisico ottimale, che in questa fase non deve assolutamente mancare”.