di FILIPPO CAMPO ANTICO e CLARISSA CANCELLI
URBINO- Nelle ultime 24 ore sono deceduti nelle Marche 31 pazienti positivi al Coronavirus, portando il totale delle vittime del contagio nella regione a 417. Tra i deceduti, ci sono una donna di 54 anni che non presentava patologie pregresse e due anziani di Urbino. I tamponi risultati positivi al Coronavirus ieri in Regione sono invece 185, su un totale di 547 test: i positivi sono quindi il 34% del totale dei test, più del doppio rispetto a due giorni fa, con un colpo di freno al rallentamento della curva di crescita dei casi.
Lo indicano gli ultimi dati forniti dal Gores, il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie.
Sui 417 deceduti complessivi nella regione, 275 erano uomini e 142 donne, 255 (il 61 % del totale) abitavano nella provincia di Pesaro e Urbino, 81 in quella d’Ancona, 45 di Macerata, 28 di Fermo, tre di Ascoli Piceno. Cinque erano invece residenti in altre regioni. Il 96,4 per cento delle vittime aveva patologie pregresse. L’età media delle persone decedute è di 79,8 anni.
Le persone risultate positive in Regione ora sono 3558, su un totale di 10431 tamponi eseguiti, oltre il 34%. L’avere modificato in corso d’opera i criteri dei tamponi rende però scarsamente significativo il dato complessivo.
Le disposizioni della Regione: due medici o medico e infermiere ogni 50.000 abitanti
La regione Marche ha emanato nuove disposizioni per uniformare la composizione e le modalità operative delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) che effettuano i controlli domiciliari dei malati o sospetti contagiati di Covid-19.
Le indicazioni sono state impartire all’Asur che sta attivando le Usca nei distretti delle Aree vaste: una ogni 50 mila abitanti. Le nuove disposizioni prevedono che le unità, operative 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20, siano composte da almeno due operatori (due medici o un medico e un infermiere), coordinate da un medico di medicina generale convenzionato da più di dieci anni, anche mediante disponibilità telefonica e supportate da un pediatra di libera scelta con disponibilità telefonica.
Queste unità garantiscono la presa in carico dei pazienti sintomatici o sospetti che non richiedono ricovero ospedaliero ma che hanno necessità di essere monitorati. Inoltre dovranno effettuare anche tamponi domiciliari sui pazienti sintomatici.
L’iban per realizzare 100 posti letto
Questo l’iban della Fondazione corpo italiano di soccorso dell’ordine di Malta scelta da Guido Bertolaso per donare necessarie a realizzare la struttura di 100 posti letto di terapia intensiva. Lo ha comunicato la Regione Marche. L’obiettivo del presidente della Regione Luca Ceriscioli è di costruirlo in dieci giorni, servono 12 milioni di euro.
Iban: IT41D0200805038000105867301 Causale: EMERGENZA COVID-19
La raccolta dei fondi del Ducato
Con la raccolta promossa dal Ducato sono stati acquistati, secondo le richieste dell’Asur Area Vasta 1, due armadi per farmaci per i reparti di Medicina e Cardiologia del valore di 2.241,14 euro e un carrello a serranda e relativi accessori per la medicina d’urgenza del valore di 1.869,53 euro. I presidi sanitari, dal valore complessivo di 4.110,67 euro, sono destinati all’ospedale di Urbino. Manca ormai pochissimo al traguardo dei 5.000 euro. Invitiamo tutti i nostri lettori, i nostri amici e i nostri follower a continuare a contribuire sulla piattaforma GoFundme, raggiungibile dal sito del Ducato.
A questo link la pagina per donare sulla piattaforma Gofundme