Coronavirus, la Regione Marche svuota i centri semiresidenziali per anziani. Rinnovate restrizioni sugli spostamenti

La residenza per anziani di Solidale cooperativa sociale a Urbino
di LINDA CAGLIONI

URBINO – La Regione Marche ha rinnovato divieti e permessi di mobilità per contenere il contagio del Coronavirus, con tre ordinanze, che saranno in vigore da domani 4 aprile. In sostanza, vengono ricalcate le misure già in vigore con qualche specifica in più. E si fa un po’ di ordine dopo la confusione generata da una circolare del Viminale che sembrava permettere ai genitori di uscire a spasso coi figli. La stretta sulla libertà di movimento non si allenta, tutt’altro.

Si svuotano i centri semiresidenziali

Nella prima ordinanza pubblicata sul sito della Regione si specifica che, per prevenire il rischio di contagio tra anziani e persone con problemi di salute mentale viene sospesa l’attività dei centri semiresidenziali “su tutto il territorio regionale incentivando ove possibile percorsi di domiciliarità e/o servizi di prossimità fino a revoca o fino all’entrata in vigore di nuove disposizioni”.

Permesso di spostamento per i volontari

Chi opera come volontario in enti del terzo settore ha il via libera per spostarsi per attività ritenute necessarie nella situazione di emergenza, purché lo faccia “in modalità sicure e protette rispetto ai rischi di contagio attivo e passivo”. Le azioni considerate necessarie nei confronti di persone non autosufficienti o parzialmente autosufficienti sono attività come la consegna di farmaci e alimenti e l’assistenza domiciliare in generale (piccole manutenzioni, cura relazionale, igiene). Si specifica inoltre che “il volontario che si sposta per la propria attività (esclusivamente per recarsi a svolgere il servizio e tornare alla propria abitazione), deve esibire in caso di controllo delle forze dell’ordine la documentazione” che comprende il modello di autocertificazione e la dichiarazione rilasciata dal responsabile dell’ente.

Chi ha il permesso di passeggiare deve stare vicino a casa

La passeggiata a piedi che non rientri nelle motivazioni già ammesse (ragioni di lavoro, spesa e ragioni di salute) è consentita solo a chi, per motivi di salute, deve svolgere attività motoria. Lo spostamento a piedi è permesso anche a chi possiede animali domestici. Ma, in entrambi i casi, non ci si deve allontanare troppo dall’abitazione. Quest’ultima ordinanza pone l’attenzione anche sull’ “l’apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e di rifornimento carburante” , che è prevista ma consentita “per la sola fruizione di autotrasportatori di merci”. Mentre è vietata per tutti gli altri.

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