URBINO, 19 MAG. – La Scuola internazionale di Filosofia della Fisica affronterà quest’anno i buchi neri. Organizzata dall’Università di Urbino Carlo Bo, la Summer School giunge alla sua XXIV edizione, che andrà dal 7 all’11 giugno. Il tema è “Black holes and the information loss paradox”, un approfondimento alla scoperta dei misteri del cosmo che cerca di rispondere alla domanda: è davvero possibile viaggiare dentro un buco nero?
Il direttore della scuola, il professore Vincenzo Fano, dice a Il Ducato che “la fisica è certamente la scienza che è progredita di più perché offre un’analisi del mondo a 360 gradi”. Fano invita a prendere parte al dibattito studenti da ogni parte del mondo, che dall’anno scorso possono seguire i seminari online. Si attende un gran numero di dottorandi in fisica e filosofia, provenienti da paesi vicini come Francia e Svizzera, ma anche da più lontani come Corea ed Iran. I corsi si terranno in lingua inglese e ospiteranno relatori del calibro di Daniel Harlow del Mit e Christian Wuthrich dell’Università di Ginevra. “La fisica è una delle discipline più belle che esistano e saperne parlare una delle più grandi soddisfazioni” aggiunge il professor Fano.
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