di STEFANO SCIBILIA
URBINO – Un ricercatore dell’Università di Urbino ha messo a punto quello che descrive come un prodotto rivoluzionario: il primo sistema di sanificazione anti-Covid per i treni (Csa System). Mattia Paolo Aliano ha appena 28 anni, è laureato in Biologia molecolare, con un dottorato in Scienze della vita, salute e biotecnologie e ora fa ricerca all’Uniurb. Dopo aver registrato il brevetto del macchinario, ora si attende solo che il prodotto sbarchi sul mercato.
Per uccidere i virus nell’aria il Csa System usa diverse tecnologie come la ionizzazione, l’utilizzo di raggi Uvc prodotti dai led e un sistema filtrante coordinato da un’intelligenza artificiale: “La Ia capisce, grazie a dei sensori, quanti passeggeri ci sono all’interno della carrozza – spiega Aliano al Ducato – questo processo permette la sanificazione a ciclo continuo, riuscendo a monitorare ed eliminare le sostanze dannose”.
Il ricercatore sottolinea la volontà di estenderne l’utilizzo anche in altri luoghi oltre al treno: “Ci si sta muovendo sul civile-industriale, oggi insieme all’Università degli Studi di Urbino abbiamo intenzione di utilizzare il sistema nei palloni tensiostatici (le coperture usate per i campi di tennis e calcetto ndr). I prossimi passaggi saranno i centri commerciali e gli aeroporti”.
Lo sviluppo è stato finanziato da Af Frigo clima impianti, azienda che si occupa di manutenzione straordinaria e ordinaria di sistemi di climatizzazione. “Diverse aziende, italiane e straniere, sono già interessate all’acquisto e all’installazione – conclude lo scienziato – perché è un prodotto che ha costi minori e risultati nettamente superiori ai sistemi attualmente presenti sui treni”.