di MARIA ELENA MARSICO
FERMIGNANO – Mancano cento giorni a Expo 2020 Dubai e Gioele Biagiotti, 23 anni, è pronto ad affrontare quest’avventura. Brillante studente di Ingegneria gestionale al Politecnico di Torino, è a pochi esami dalla conclusione del percorso di laurea magistrale. Prima di raggiungere questo traguardo, però, il suo aereo atterrerà a Dubai dove andrà in veste di volontario. Un impegno che Biagiotti vede come una sfida e una grande opportunità”.
“Non andiamo a fare i turisti”
Da questo Expo il giovane di Fermignano si aspetta delle risposte perché ci sono molti problemi nel mondo: dal cambiamento climatico alla biodiversità, ma anche l’energia o la parità di genere. “Mi aspetto non solo risposte ma anche di avere un accesso più privilegiato a quella che sarà l’idea di futuro che abbiamo oggi”. Dice Gioele al Ducato. La chiave di Expo 2020 Dubai è, infatti, “connettere le menti, creare il futuro”. “Per quanto riguarda le mie esperienze personali – prosegue – mi aspetto un ambiente molto sfidante, non faremo i turisti. E va bene così”.
Aggiunge anche che sicuramente dovrà uscire dalla comfort zone, perché se ora si sente pronto, sul luogo potrebbe non essere così: “Sicuramente dovrò trovare quella forza e quella capacità per fare qualche scalino in più e diventare più grande, forte, autonomo e indipendente. È un grande investimento. C’è anche la possibilità di far attecchire un network all’estero in un contesto così grande, conoscere persone e partner. E visto che sono alla fine della carriera universitaria potrebbe essere una bella opportunità”.
Non sa ancora quali saranno le sue mansioni ma sicuramente farà parte dello staff del Padiglione Italia, quindi sarà impegnato con le organizzazioni delle iniziative, con l’accoglienza e il supporto agli utenti o l’accompagnamento alle visite. I volontari saranno parte attiva del padiglione.
Da Milano 2015 a Dubai 2020
Biagiotti, che aveva scoperto quest’opportunità dopo aver visto il bando della Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane), era rimasto affascinato dall’Expo a Milano. Il lavoro di un ingegnere gestionale è infatti pensare e progettare grandi eventi come questo, dalla gestione delle risorse a un’organizzazione dei team per ottenere la massima efficienza. “Nel 2015 non avevo ancora la maturità e la sensibilità giuste, però adesso ho visto il dietro le quinte e ho la mentalità per capire che dietro una cosa così grande c’è qualcuno che l’ha organizzata”. Dice Gioele che in questi anni di studi si è preso un po’ di tempo “per capire come va il mondo”.
Ottomila le domande presentate e solo 60 gli studenti scelti. Gioele è l’unico del Politecnico di Torino nella starting list del primo periodo. L’attività di volontariato è, infatti, divisa in due trimestri. Il primo che va dal 1° settembre al 31 dicembre 2021 è proprio quello che lo vedrà impegnato.
Il programma di tirocini curriculari “Expo 2020 Dubai – Università italiane” è frutto di una collaborazione tra la Fondazione Crui e il Commissariato italiano per la partecipazione dell’Italia all’Esposizione Universale. Tra i requisiti d’ammissione c’erano l’età, che doveva essere al di sotto dei 28 anni per gli studenti di magistrale, la media dei voti superiore al 25 e la certificazione C1 di inglese. Esame che Gioele aveva sostenuto poco prima della selezione. Il tutto con in allegato una lettera motivazionale.
Per quanto riguarda l’emergenza coronavirus, lo staff che lavorerà a Expo 2020 Dubai sarà vaccinato contro il Covid 19 e in aeroporto verranno fatti i tamponi all’arrivo. Gioele ha da poche ore fatto la prima dose di vaccino.
Nell’orizzonte di Gioele
La sua tesi magistrale è in lavorazione, dice, il tema che ha scelto è l’impatto della banda ultralarga sulla produttività delle aziende italiane. Nel futuro si immagina nell’ambito della gestione progetti, nel project management. Un mese fa ha, infatti, preso il primo livello della certificazione internazionale di project manager, materia che ha vissuto anche in un contesto internazionale, in Spagna, in Erasmus. Lì ha avuto modo di imparare lo spagnolo e di prendere familiarità con il francese e il portoghese, anche grazie ai suoi amici.
Ma nel futuro prossimo Gioele è pronto a rappresentare l’Italia, il Politecnico di Torino e le Marche a Dubai. Adesso non gli resta solo che preparare quei bagagli che torneranno pieni di esperienze e importanti lezioni professionali e di vita.