Crisi idrica, Aato Pesaro e Urbino: Ridotto flusso Metauro, aperto pozzo al Furlo

Il fiume Metauro e la torre civica a Fermignano

URBINO, 13 LUG. –  L’approvvigionamento idrico nella provincia di Pesaro-Urbino è sempre più problematico a causa della siccità. “La situazione è critica quest’anno” dice al Ducato l’ingegnere Michele Ranocchi, direttore dell’Aato 1 – Assemblea di ambito territoriale ottimale Marche nord. “La portata dei corsi d’acqua è sempre più modesta e negli invasi (i bacini idrici come dighe e laghi ndr) il livello si sta abbassando. Abbiamo dovuto prendere provvedimenti riducendo i rilasci d’acqua al Metauro e avviando un pozzo all’altezza del Furlo”.

Quindi, meno acqua viene lasciata scorrere nel fiume perché destinata all’uso potabile.  “Per adesso comunque – continua Ranocchi – non sono previsti razionamenti d’acqua nei Comuni della provincia”.

E sulle dispersione idrica Ranocchi conferma le inefficienze della rete: “Un terzo dell’acqua potabile della provincia si disperde”. Proprio questa criticità è stata rilevata anche da Marche Multiservizi, che gestisce il servizio idrico sul territorio, nella conferenza stampa di venerdì 9 luglio. Nel comunicato stampa si legge che sono previsti interventi di rinnovo delle reti, pulizia dei bacini idrici e collegamento tra i numerosi acquedotti al momento isolati e non comunicanti.

rr

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