URBINO, 14 LUG – “Le operazioni di contenimento dell’emergenza cinghiali a Urbino hanno già portato alla cattura di una ventina di esemplari”. Lo ha detto il sindaco di Urbino Maurizio Gambini, in un’intervista al Ducato. “La ditta specializzata che abbiamo ingaggiato per fare fronte al problema ha catturato due branchi di cinghiali distinti e li ha portati nella propria sede in Toscana”.
Rispetto alle misure adottate, Gambini ha precisato che “l’Amministrazione comunale si era già mossa da tempo per arginare il problema : nel 2018 avevamo firmato un’ordinanza comunale per permettere agli agricoltori di erigere recinzioni e dispositivi di cattura per i propri terreni – cosa che non aveva fatto la Regione -. Fino ad allora non si era mosso un dito”.
Riguardo alla diffusione del problema nel territorio, Gambini ha ricordato che “la questione non riguarda solo Urbino. I cinghiali ci sono anche a Fermignano, Urbania e Cagli. Il piano condiviso con il nuovo Ambito territoriale di caccia (Atc) e con la prefettura ci ha permesso di individuare una ditta specializzata nella cattura dei cinghiali – la Dog Farm Srl – con sede in Toscana, e di fare tutti i passaggi di verifica sull’impatto del prodotto repellente utilizzato per tenere gli animali fuori dalla città”.
Sull’impatto delle misure adottate, il sindaco ha affermato che “non possiamo dare una risposta definitiva sull’efficacia del prodotto repellente utilizzato, ma sicuramente in questo modo abbiamo limitato la presenza dei cinghiali nel centro abitato. In ogni caso, l’allarme degli ambientalisti era assolutamente ingiustificato e non mi ha dissuaso dall’utilizzo del trattamento. Chi fa l’amministratore non può rinunciare alla prima difficoltà”.
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