DI EMILIA LEBAN
URBINO – “L’obiettivo del mio secondo mandato è la riqualificazione della città: Urbino deve diventare centrale nel territorio”. Lo ha detto Maurizio Gambini, sindaco di Urbino, in visita al Ducato. In un’intervista collettiva con la redazione, Gambini ha risposto a domande sulla pandemia, sulla gestione della città, sulle emergenze naturali e su molti altri temi.
Covid, per ora la situazione resta tranquilla
“Abbiamo sempre avuto un piano e continuiamo ad averlo”, dice Gambini. È vero che le Marche rischiano di tornare in zona gialla, ma per fortuna a Urbino non si è ancora registrata una risalita significativa dei contagi. “Ci siamo mossi prima del tempo per prevenire la diffusione del virus nel 2020 e anche adesso continuiamo a mettere la sicurezza al primo posto – afferma il sindaco –. E’ giusto festeggiare la vittoria agli Europei, ma siamo stati molto attenti. Per ora non c’è pericolo, ma restiamo all’erta”.
In classe a settembre? Gli spazi ci sono, tutto dipende dalle normative
“Il ritorno a scuola a settembre in presenza al 100% è ancora un’incognita, stiamo facendo il possibile ma tutto dipende dalle normative ministeriali”. Gli spazi collaudati ci sono: con la pandemia l’amministrazione comunale ha recuperato spazi per nuove aule per fare lezione. Inoltre, il termine dei lavori nella Data, previsto per fine luglio, consentirà la creazione di altre aree da destinare a classi e laboratori, oltre che a esposizioni e punti di ritrovo.
Quello che preoccupa di più il comune è la riqualificazione delle scuole. Alcuni passi avanti sono già stati fatti: la Pascoli è stata rinnovata e sono stati stanziati circa quattro milioni e mezzo per ricostruire la Volponi (tre milioni dallo Stato e 1,6 dal bilancio comunale). Anche il liceo Raffaello è stato ristrutturato, ma la lista di interventi per molti degli istituti scolastici di Urbino è ancora lunga. “Il problema qui non sono i soldi – dice il sindaco –, ma la capacità di operare velocemente”.
Urbino, “riqualificare infrastrutture e edifici pubblici”
Per Gambini, “Siamo a buon punto” nella realizzazione del suo programma: “Tutti i progetti inseriti nel programma elettorale “sono in linea con i tempi: il Parco dell’Aquilone, il campo da golf alle Cesane, la pista ciclabile e le scuole”. La riqualificazione della mobilità resta un obiettivo primario dell’Amministrazione: in particolare, sono stati stanziati finanziamenti per la realizzazione di collegamenti idonei fra Urbino e le città vicine; ma, soprattutto, occorre puntare sulla ferrovia come mezzo di valorizzazione del territorio.
Con i soldi ottenuti dalla partecipazione a due bandi, 15 e 20 milioni di euro, il comune intende da una parte ristrutturare l’ex tribunale, da adibire a spazio universitario, e riqualificare parte del Canavaccio, l’area ex Oscam, una zona della città in cui per ora non ci sono punti di ritrovo per gli abitanti; dall’altra, progetta di ristrutturare le aree del Mercatale e delle vigne e Palazzo de Rossi, nel quale verranno costruiti appartamenti popolari. Tra i progetti, anche la prossima apertura della Fortezza Albornoz, data in gestione diretta a Urbino Servizi utilizzando il personale in esubero nella bella stagione.
Cinghiali, “cerchiamo di mantenerli fuori dalla città”
L’amministrazione comunale, insieme alla prefettura, ha disposto la cattura e il trasferimento dei cinghiali, affidandone il compito a una ditta specializzata. Una volta catturati, gli animali vengono trasferiti in un allevamento in Toscana. Fino ad oggi, sono già stato presi due branchi, per una ventina di esemplari.
Di recente è stata poi adottata un’altra soluzione: l’applicazione di un repellente innocuo, autorizzato dall’Asur, che produce un odore sgradevole per gli animali. “L’obiettivo è quello di tenerli fuori dalla città”, conclude il sindaco.
