URBINO, 06 SET – Il Ministero dell’università e della ricerca finanzia un progetto del centro di Studi Urbino e la Prospettiva dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo assieme all’Ente Olivieri – Biblioteca e Musei Oliveriani di Pesaro e l’Istituto Tecnico Industriale Statale ITIS Enrico Mattei di Urbino.
Il progetto da centomila euro, “Alle radici dell’umanesimo scientifico: valorizzazione con le tecnologie della realtà virtuale e aumentata delle macchine rappresentate nelle formelle del Palazzo Ducale di Urbino” intende unire tecnologia e cultura, considerando l’applicazione di strumenti informatici per la realtà virtuale, la realizzazione di un portale web, di una APP e la produzione di un libretto divulgativo dedicato a far conoscere in modo approfondito le 72 formelle rappresentanti macchine da guerra e di pace che un tempo erano poste al basamento del cortile del Palazzo Ducale ed oggi posizionate nei locali della allora Biblioteca Ducale.
Attraverso questi strumenti informatici sarà possibile non solo avere un rendering 3D delle macchine rappresentate sui bassorilievi ma interrogarle sui particolari e metterle in funzione virtualmente. Già da anni il Centro Urbino e la Prospettiva, capofila del progetto, si occupa di studiare l’umanesimo scientifico urbinate e le implicazioni che quest’ultimo ha avuto nei secoli a seguire valorizzandone il patrimonio umano, scientifico e culturale. Questo progetto dedicato alle formelle intende, attraverso il loro studio, esplorare le radici dell’umanesimo scientifico, come appunto recita il titolo del progetto. Il progetto si è classificato ai primissimi posti tra tutti i progetti italiani presentati ed ha ottenuto il massimo finanziamento disponibile.
“Il finanziamento rappresenta un importante riconoscimento per l’Università di Urbino, l’Ente Olivieri e l’Istituto tecnico industriale statale Enrico Mattei di Urbino” riferisce il professor Laerte Sorini, responsabile scientifico del progetto, “e uno stimolo per comprendere le radici dell’umanesimo scientifico urbinate che ha rappresentato un punto di partenza per quella rivoluzione scientifica che sarebbe arrivata successivamente”.
Il professor Laerte Sorni ha pubblicamente ringraziato il professore Pierluigi Graziani dell’Università di Urbino, Davide Pietrini del centro Urbino e la prospettiva, Brunella Paolini dell’Ente Olivieri e Francesco Serafini dell’Itis Mattei.