URBINO – “Sembra che il Covid-19 non ci sia mai stato”. Queste le parole di Stefano Brachetti, responsabile della comunicazione del palazzo Ducale, che facendo per il Ducato un bilancio del turismo estivo registrato nei mesi di luglio e agosto, si definisce “molto soddisfatto dell’affluenza. A luglio sono stati 18.000 i visitatori e ad agosto, quasi 25.000”. Numeri che Brachetti paragona a quelli del 2019, anno dei record in cui si era superata quota 260.000 visitatori ed era stato registrato un aumento degli introiti del 30%. Dati che a giugno 2021, in previsione, sembravano inarrivabili e riconducibili soltanto ad un lontano passato pre-covid.
Secondo Brachetti, la totale assenza in primavera del turismo e l’impossibilità di ospitare gli studenti provenienti da tutta Italia a causa del Covid, aveva infatti in prima battuta fatto crollare i numeri e le presenze registrate tra marzo e giugno. Poi la risalita e la conseguente esplosione di turisti che nei mesi estivi ha animato le vie del centro.
Numeri confortanti che fanno ben sperare in una ripresa del turismo urbinate a 360°. Brachetti sottolinea che sono principalmente sono gli stranieri, provenienti da Francia, Germania e Inghilterra, ad aver fatto da traino al turismo in città e ad aver tenuto alti i numeri delle presenze a Palazzo Ducale, partecipando anche agli eventi serali organizzati nel cortile del Palazzo.
Palazzo Ducale by night
Varie le iniziative, principalmente a carattere musicale, che hanno animato le serate urbinati: tra le più seguite, la rassegna Note di Rinascita 2021, il concerto dell’artista e compositore Kekko Fornarelli e gli appuntamenti del Festival di Musica Antica, in programma tra dal 25 al 31 luglio. “Si è registrata una media di 100 spettatori a sera” conferma Brachetti “con il picco durante gli appuntamenti della Fima (Fondazione italiana per la musica antica ) che quest’anno, vista l’affluenza di partecipanti stranieri, ha deciso di stringere una collaborazione ancora più stretta con la Galleria Nazionale delle Marche, per organizzare, a partire dal prossimo anno, nuove collaborazioni”. Dopo più di un anno di chiusura infatti, la Fima ha rivisto i tanti turisti stranieri innamorati della musica italiana e presenti ai corsi di strumento organizzati qui a Urbino.
ro.ro.