URBINO, 13 set. – Un iter anomalo e alcune mail non lette da una funzionaria del comune di Urbino in ferie sono all’origine del mancato concerto-evento del Comitato promotore referendum eutanasia. Lo riferisce al Ducato Elisabetta Foschi, assessora di Urbino alle Politiche Sociali, dopo la notizia della manifestazione organizzata per protesta di fronte al municipio.
“Da parte dell’amministrazione c’era la volontà che l’evento si tenesse” afferma Foschi. “Il Comitato ha fatto richiesta presso l’ufficio che si occupa del suolo pubblico, che non è quello competente in materia”. L’assessora spiega che “la richiesta avrebbe dovuto essere inviata alla Giunta Comunale, perché l’organizzazione di un concerto non prevede le stesse procedure dell’occupazione di suolo pubblico”, come nel caso, ad esempio, degli stand per la raccolta delle firme. Foschi dice che il percorso è stato anomalo, poiché poi da lì “si è passati all’ufficio di Cultura e turismo. La funzionaria che seguiva la questione ha parlato con me perché non sapeva come muoversi”. Il coinvolgimento dell’assessora in merito alla vicenda sarebbe stato quasi casuale, poiché in quei giorni si stava occupando di un altro evento.
Anche Alice Lombardelli, nello staff del sindaco per le attività e gli eventi culturali, assicura al Ducato che “l’amministrazione, nonostante l’iter della richiesta, ha fatto tutto il possibile per garantire lo svolgimento dell’evento. Tant’è che lo spazio di Santa Chiara è ancora disponibile”. A quanto riferisce, il Comitato si sarebbe interfacciato con la funzionaria iniziale “attraverso la sua mail privata. Solo che la collaboratrice, nel frattempo, è andata in ferie. Dunque per una decina di giorni non abbiamo ricevuto loro notizie, credevamo fosse tutto deciso”. Solo ricontattandoli per chiedere ulteriore conferma, quindi, si sarebbe capita l’incomprensione.
Conclude poi Foschi dicendo che “è assolutamente falso quello che ha detto il delegato del comitato, Giovanni Alvarez, cioè che non c’è la volontà politica. Appena ho saputo del concerto mi sono adoperata affinché si potesse fare”. La proposta dell’amministrazione è stata la disponibilità del cortile dell’Isia di Santa Chiara, data l’imminente disinstallazione del palco in piazza Rinascimento. Tuttavia, “non abbiamo ricevuto risposta scritta. Abbiamo pensato che il sito andasse loro bene, salvo poi sentirci dire che non erano più nei tempi per organizzare”.
df