URBINO, 16 SET. – La società calcistica Ssd Montefano Calcio respinge tutte le accuse di razzismo e annuncia azioni “per difendersi e per tutelare la propria immagine, messa altamente in cattiva luce negli ultimi giorni”.
La risposta, diffusa in un comunicato stampa, è arrivata dopo che l’Urbino Calcio aveva accusato il portiere del Montefano Marco Rocchi di aver usato l’insulto razzista “mangiabanane” contro l’attaccante dell’Urbino Salif Pape Cissé, durante la partita del campionato di Eccellenza Urbino – Montefano di domenica scorsa allo Stadio Montefeltro.
“Le accuse attribuiteci sono totalmente gratuite e prive di fondamento – si legge nel comunicato stampa – ci teniamo a precisare che si è trattato di un diverbio tra due giocatori avversari, come purtroppo succede nei campi di calcio di ogni ordine e grado, che non ha richiesto l’intervento del direttore di gara (il signor Alessio Ercoli di Fermo ndr). Questo è sufficiente a confutare qualsiasi malsana interpretazione”.
La dura replica della società maceratese sottolinea i valori della società e annuncia azioni di risposta: “Montefano, come società calcistica, mai nella sua storia ha avuto richiami, squalifiche e provvedimenti ai suoi danni per episodi di razzismo. La Ssd Montefano Calcio da sempre e tuttora accoglie nelle sue squadre, sia giovanili che agonistiche, ragazzi di tutte le nazionalità ed etnie. Ribadiamo comunque che, a fronte delle accuse ricevute, infamanti, ingiuriose ma soprattutto infondate agiremo nelle opportune sedi per tutelare la nostra immagine, i nostri tesserati e il nostro territorio”.