di STEFANO SCIBILIA
Si è svolto questa mattina il torneo di rugby ‘Oltre la meta’, organizzato dall’amministrazione comunale di Urbino con lo scopo di coinvolgere ragazzi con disabilità e favorire una politica di integrazione attraverso lo sport. Le squadre che hanno partecipato sono state Urbino ASD, Fano Rugby SSD, Zebre Gialle rugby club integrato e i Rugby Club di Treviso e Jesi.
Nella giornata di ieri si era svolto invece il terzo tempo con una visita animata della città di Urbino e una cena collettiva. Le partite del torneo si sono giocate allo Stadio Montefeltro.
“Lo sport promuove l’integrazione attraverso gli allenamenti, l’impegno, l’inclusione sociale e il benessere fisico e psicologico – afferma Marianna Vetri, assessore allo Sport -: non parlo solo di persone diversamente abili ma anche di tutti coloro che orbitano intorno al mondo del rugby. L’organizzazione è stata complicata e per questo ringraziamo tutti coloro che ci hanno lavorato e che si sono messi a disposizione anche fuori dal nostro territorio. Siamo riusciti a coinvolgere squadre provenienti da Fano, da Roma, da Treviso e da Jesi”.
Presente all’evento anche Elisabetta Foschi, assessore alle Politiche sociali, che ha sottolineato l’importanza di dare un seguito a iniziative come queste: “La funzione e la missione di chi si occupa di politiche sociali consiste nel creare le condizioni per cui tutti possano avere la possibilità di vivere al meglio e di mettere in mostra le proprie capacità in maniera integrata con altri. Il rugby integrato è una delle massime espressioni di questo concetto: si gioca insieme alla pari e per questo motivo c’è la necessità di riproporre sempre questi progetti”.
Un ruolo centrale per quanto riguarda l’organizzazione del torneo ‘Oltre la meta’ è stato svolto anche da Lilli Simbario dell’Associazione sportiva Urbino Rugby: “Questo evento, giunto alla sua seconda edizione, parte da una Asd sportiva che si occupa di inclusione attraverso il rugby. La prima edizione si è svolta nel 2018 a Fano e quest’anno dopo un periodo di pandemia siamo riusciti finalmente a portare le squadre di rugby integrato a Urbino. La parte centrale di questo sport è quella di consentire a questi ragazzi con disabilità di muoversi, di vivere l’esperienza del viaggio in maniera positiva, di condividere la sera insieme, dormire insieme agli amici, conoscere nuovi posti e apprezzare anche l’aspetto culturale che per loro è di importanza fondamentale”