URBINO, 21 SET. – La Regione dà il via a un nuovo progetto di cure domiciliari anti-Covid per limitare le ospedalizzazioni. È stato l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini ad annunciarlo in una conferenza stampa successiva a una seduta del Consiglio regionale. “È possibile ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere gestendo efficacemente a casa i pazienti con forme di malattia da lievi a moderate” ha detto, secondo quanto riferisce un comunicato stampa della Regione Marche. “Le cure domiciliari sono una richiesta che ci viene rivolta dal territorio – ha poi specificato il presidente della Regione Francesco Aquaroli – e grazie ad esse potremo essere vicino ai cittadini contagiati nelle loro case”.
A questo scopo è stata già costituita un’equipe di 84 medici ospedalieri specializzati in diversi settori che si recheranno a casa dei marchigiani affetti da Covid-19 in isolamento domiciliare. Mentre si aspetta per l’1 ottobre la definizione del protocollo d’intesa che regolamenti la collaborazione tra medici ospedalieri e quelli delle cure primarie, è già stabilito come funzionerà il progetto. Prima i medici di medicina generale segnaleranno i pazienti idonei, poi le Usca – Unità speciali di continuità assistenziale – andranno a domicilio per eseguire l’anamnesi dei pazienti coinvolti, e solo a questo punto interverranno gli specialisti necessari in base alle specifiche esigenze.
Intanto, in concomitanza con l’avvio di questo nuovo progetto, anche nelle Marche sono partite le somministrazioni della terza dose di vaccino anti-Covid per i soggetti più fragili. Da ieri infatti è possibile riceverla a Civitanova, Macerata, Jesi, Pesaro e Urbino, mentre a Torrette sarà somministrata solo dalla prossima settimana.
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