di ROBERTA ROTELLI
URBINO- Come non accorgersi che nelle ultime tre settimane i prezzi della benzina e del gasolio sono schizzati alle stelle? Questo rincaro sui prezzi del carburante è un fenomeno globale: ce lo spiega il prof. Giuseppe Travaglini, docente di economia e politica dei mercati finanziari dell’Università di Urbino. In una intervista al Ducato, dice: “Siamo di fronte al raddoppio dei prezzi del carburante. Se prima la benzina costava 40 dollari al barile, oggi ne costa 80. Il petrolio in borsa è quotato in dollari e l’effetto della crescita mondiale, trainata dall’economia statunitense, determina il rialzo del valore del dollaro ed il conseguente rincaro sui prezzi. La manovra espansiva degli Stati Uniti, la ‘Biden Economy’, ha previsto un investimento statale di 1.900 miliardi destinati alla spesa pubblica.”
E’ allarme in Gran Bretagna per l’assenza di carburante
Il professor Travaglini spiega le ragioni della situazione di panico che si sta creando in Gran Bretagna: “La Brexit ha avuto conseguenze devastanti sia sulla logistica che sui trasporti. Considerato che la maggior parte degli autotrasportatori provenivano dall’Est Europa, il blocco degli ingressi nel Paese generato dalla Brexit ha creato un forte deficit di carburante ed il conseguente aumento vertiginoso dei prezzi. Oggi Boris Johnson ha varato un piano straordinario per concedere 10.500 visti in più, in modo da facilitare l’entrata nel Regno Unito, ma non sappiamo se questa misura riuscirà ad arginare il fenomeno, che sta determinando episodi di disordine pubblico e proteste diffuse in tutto il Paese”.
Cosa succederà nei prossimi mesi?
La ripresa mondiale è un fattore positivo e lascia ben sperare in una crescita effettiva: “In Italia – spiega Travaglini- si prospetta un +6% del Pil, che non significa tornare al punto di partenza ma riavvicinarsi a una espansione della produzione e della domanda aggregata. Per il prossimo inverno però è difficile immaginare un rientro dei prezzi sul carburante, specialmente se il sistema della logistica non seguirà il passo del resto del sistema economico”.
