Covid: Urbino ‘campione’ delle vaccinazioni nella provincia, il punto sulle terze dosi

di DAVIDE FANTOZZI

URBINO – “Urbino è il migliore comune della provincia per copertura vaccinale contro il Covid-19”. Lo ha detto al Ducato Augusto Liverani, direttore UOC Igiene e Sanità Pubblica. La città ducale è infatti quella con le percentuali maggiori sul numero dei vaccinati nell’Area Vasta 1, che comprende anche Pesaro e Fano. Circa l’80% della popolazione del Comune di Urbino risulta coperta da prima dose, con un picco dell’87% per la fascia tra i 60 e i 75 anni. Per quanto riguarda i vaccinati con seconda dose, “il 67% della popolazione della provincia è immunizzata e il distretto di Urbino (che comprende anche i Comuni limitrofi, ndr) è protagonista con una copertura del 70% circa. Segue Fano col 67% e chiude Pesaro con il 65%”. Le percentuali sui cicli completi nella fascia 12-19 anni è pari “quasi al 50%”, inferiore al dato nazionale del 57,8%, e di poco sotto al 52,5% della Regione Marche.

Terze dosi, rivolgersi a Pfizer e Moderna

Liverani ha parlato poi della terza dose, divisa in due tipologie: addizionale e buster. L’addizionale, cominciata da pochi giorni nei punti ospedalieri, è “una dose aggiuntiva, somministrata ad almeno 28 giorni di distanza dalla seconda dose, indicata per trapiantati e immunodepressi”. La buster, invece, consiste in un richiamo effettuato “almeno a sei mesi dalla seconda dose. Gli interessati sono gli over 80 e ospiti e personale delle Rsa”. Sia la dose addizionale che la buster, specifica il direttore, “devono essere effettuate con vaccino RNA, come Pfizer e Moderna, indipendentemente dal vaccino usato prima”.

Esenzioni vaccino, richieste in numero “significativo”

Per ultimo, il tema di chi rifiuta la vaccinazione. “Non abbiamo un numero certo – spiega Liverani – ma si segnala un significativo accesso agli hub per richiedere l’esenzione”. L’esenzione dalla vaccinazione è una misura prevista dal Ministero della Salute riservata a chi, per condizione medica, non può ricevere il vaccino e quindi il green pass. Viene rilasciata dai medici vaccinatori delle Asl o dai medici generali che operano nella campagna di vaccinazione.

“Possono verificarsi casi di infezione in soggetti vaccinati, ma l’efficacia del vaccino anti Covid-19 nella prevenzione della malattia è documentata. Questi casi decorrono in maniera asintomatica o, comunque, i quadri clinici sono di molto attenuati”, conclude il direttore.

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