Non sono emerse prove di lesioni fisiche tali da giustificare un aborto: è il risultato della perizia medica richiesta dalla difesa di Solomon Blessing, una giovane donna nigeriana accusata di avere procurato un aborto a una compagna con la quale aveva avuto un alterco e che l’ha denunciata. Blessing è stata assolta.
I fatti risalgono al novembre 2018, quando la giovane viene denunciata ai carabinieri da una compagna della cooperativa sociale Il Labirinto, dove entrambe lavorano e vivono.
Sia la difesa, rappresentata dall’avvocato Marco Galluccio, che il pm Simonetta Catani considerano valida la perizia. Il collegio giudicante presieduto dal presidente del Tribunale di Urbino, dottor Massimo Di Patria, constata che il fatto non sussiste, dichiara assolta l’imputata e chiude il processo.
emm