URBINO, 30 SET. – Sono 621 le domande giunte allo Sportello unico per l’Immigrazione della Prefettura di Pesaro e Urbino, sanare i rapporti di lavoro irregolari, riguardanti anche lavoratori stranieri non comunitari presenti in Italia prima dell’8 marzo 2020. Lo rende noto proprio la Prefettura di Pesaro e Urbino, che fa sapere di aver iniziato a evadere le procedure da giugno 2020.
Le domande sono arrivate a seguito del Decreto Legge nazionale di maggio 2020, che consente ai datori di lavoro di concludere o dichiarare la sussistenza di rapporti di lavoro irregolari con cittadini italiani o stranieri. Il decreto prevede inoltre la possibilità, per i cittadini stranieri interessati, in possesso di un permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019, di richiederne uno temporaneo della durata di sei mesi. I settori lavorativi compresi dal Decreto sono quelli di agricoltura, allevamento, servizi di assistenza alla persona e lavoro domestico.
L’iter della regolarizzazione prevede controlli sia sul datore di lavoro sia sull’alloggio del lavoratore. Va inoltre provato che lo stesso lavoratore dipendente si trovasse in Italia prima dell’8 marzo 2020. Le procedure evase sono 231 su 621. Per quanto riguarda le restanti 390, si è già proceduto alla convocazione delle parti da giugno scorso.
Per concludere le operazioni, l’ufficio Immigrazione ha inoltre ottenuto l’approvazione di un progetto, finanziato con il Fondo Fami (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione), che ha avuto avvio il 15 settembre 2020, in parte destinato a potenziare i servizi in materia di immigrazione.
sa.sp.