di SARA SPIMPOLO
URBINO – Era il 2011 quando si è iniziato a parlare della riqualificazione di Urbino 2. Il quartiere residenziale che doveva comprendere 76 monolocali per studenti da loro non è mai stato usato, complici la distanza con Urbino e l’assenza di mezzi pubblici. Negli anni le case sono state comprate o affittate da decine di famiglie straniere.
Nel 2011 Regione, Provincia, Erap (Ente regionale per l’abitazione pubblica) e la cooperativa Villaggio dell’amicizia stanziano 8 milioni di euro per trasformare i monolocali in 46 abitazioni per famiglie a canone agevolato. Nel 2015 la cooperativa si tira fuori. I fondi si dimezzano e il progetto si ridimensiona. Nel 2017 si torna al progetto iniziale: 46 appartamenti di 80 metri quadri, un percorso pedonale fino al Gallo, una pista ciclabile, tre campi sportivi e un orto botanico sociale. I lavori partono a novembre, ma dopo sei mesi il fallimento della ditta incaricata riporta allo stallo.
Nel 2019 il sindaco Maurizio Gambini parla della necessità di individuare una nuova impresa: “Spero si riparta nelle prossime settimane”. Nel frattempo l’Erap inizia ad acquisire gli appartamenti dei privati per abbattere una fila di case e fare posto a una piazza. “Il passo successivo sarà assegnare il 51% delle case a cittadini italiani” dichiara Gambini. Non è chiaro dove voglia ricollocare le persone che già abitano lì. A maggio 2021 l’ultima promessa del primo cittadino: “Inizieremo i lavori a settembre o ottobre prossimi”. A oggi nessun cantiere è ancora partito, e non è nemmeno conclusa la selezione delle ditte per l’appalto. Dieci anni e il nulla di fatto.