di DAVIDE FANTOZZI E CECILIA ROSSI
URBINO – Sulle foto appese alle pareti del salotto e della cucina, Alex Pagnini ha quasi sempre le scarpette chiodate e la falcata larga. Ma in una lo si vede sorridente e con le braccia aperte di fronte a quei cinque cerchi colorati e incrociati che vogliono dire solo una cosa: Alex ce l’ha fatta, è arrivato alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, gareggerà nel bob a 4. La foto, non a caso, è la prima che si nota appena entrati nella sua casa, a Gradara, che Alex condivide con mamma Carmen, babbo Giovanni e la sorella più piccola, Carlotta. E pure quattro cani.
Tutti in casa non vedono l’ora di fare il tifo per lui. L’attenzione è puntata tutta sui giorni 19 e 20 febbraio, le date delle discese. Il bob è una disciplina di cui si è innamorato poco tempo fa. Infatti Alex gareggiava con successo inizialmente nell’atletica leggera. “Si è sempre allenato con costanza, correre gli è sempre venuto naturale” racconta Carmen.
Dopo essersi ben destreggiato sul campo da corsa, ha deciso di iscriversi all’Università di Urbino per padroneggiare anche la teoria dello sport: tra un allenamento e l’altro, è riuscito ad infilare anche qualche esame. Poi è arrivato il bob. “Degli amici lo hanno convinto a provare, lui lo ha fatto e gli è piaciuto. Poco dopo è entrato nella squadra nazionale e poi sono arrivati i Giochi olimpici” prosegue Carmen.
Nemmeno il lockdown lo ha fermato dal portare avanti gli allenamenti, necessari per mantenere la giusta presa nel suo ruolo di frenatore. “Abbiamo costruito una piccola palestra nel garage di casa – dicono i genitori – abbiamo usato i cavalletti da muratore come travi e i pesi ce li siamo costruiti in casa”. Ma prima ancora della palestra casalinga i rimedi erano ancora più creativi. “All’inizio usava me come bilanciere, mi tirava su e giù con le braccia” ride Carlotta.